Previste azioni di collaborazione volte a un uso più efficiente e sostenibile della risorsa in agricoltura.
Contrasto alla siccità, alla risalita del cuneo salino e al dissesto idrogeologico. E ancora riuso delle acque reflue depurate, meccanismi di incentivazione del risparmio idrico e utilizzo dei fanghi da depurazione a fini agricoli. Sono questi i temi al centro del Protocollo d’intesa tra Confagricoltura, Organizzazione di rappresentanza delle imprese agricole, e Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, siglato nel corso della Fiera Ecomondo di Rimini.
Confagricoltura e Utilitalia si impegnano a organizzare iniziative congiunte sul tema delle risorse idriche, puntando su un meccanismo di incentivazione. Un esempio significativo è rappresentato dai “certificati blu”, ossia un sistema di premialità per le buone pratiche, supportato dalle istituzioni e destinato alle imprese. Verranno inoltre realizzati studi e rapporti in grado di fotografare le strategie del settore primario per reagire a eventi atmosferici anomali, al fine di quantificare in modo mirato gli interventi infrastrutturali prioritari.
Confagricoltura e Utilitalia si impegnano inoltre a promuovere, secondo i principi dell’economia circolare, l’utilizzo agricolo di fanghi da depurazione civile, certificati attraverso un marchio in grado di garantire il rispetto dei parametri normativi e di assicurare standard di qualità elevati. In questo modo, sarà possibile abbattere i costi a carico delle imprese per l’acquisto di fertilizzanti tradizionali, rispondendo al contempo agli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dal green New Deal.
“Le imprese agricole sempre più frequentemente devono fare fronte agli effetti di eventi climatici estremi: la siccità da un lato, le alluvioni e le inondazioni, dall’altro. Pertanto, infrastrutture irrigue performanti, che consentano stoccaggio e dosaggio dell’acqua, e strategie di contrasto alla dispersione rappresentano una priorità per il comparto, a beneficio delle imprese e di tutta la comunità, garantendo vantaggi economici e limitando l’impatto ambientale”, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.
“Per contrastare al meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica – ha spiegato il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini - serve un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell’acqua nel nostro Paese. Per questo motivo, il Protocollo siglato rappresenta un esempio concreto di ‘dialogo’ tra l’uso civile e quello agricolo.”.