Rigassificatore Panigaglia (SP), nuova autorizzazione al 2037 se ridurrà emissioni

11 feb 2025
L'impianto dovrà passare dagli attuali 250 mg/Nmc a 200 mg per il triennio 2025-27 e successivamente a 150 mg per il successivo triennio e per il periodo successivo.

Ottenuto dal rigassificatore di Panigaglia, nel Golfo della Spezia, il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale dalla Provincia della Spezia fino al 2037 a patto che diminuisca le emissioni di ossidi di azoto del 40% entro il 2030.

L'impianto, rende noto l'operatore Gnl Italia, che riceve gas liquefatto via nave e lo immette in forma gassosa in un metanodotto che serve il Nord Italia, dovrà passare dagli attuali 250 mg/Nmc a 200 mg per il triennio 2025-27 e successivamente a 150 mg per il successivo triennio e per il periodo successivo.

"Si tratta di un importante risultato sviluppato in questi mesi nel costruttivo confronto tra la Provincia e Gnl Italia, poi sviluppato formalmente in sede di conferenza dei servizi. Tra gli obiettivi che abbiamo posto, c'è che lo stabilimento non scarichi più il metano eccedente in atmosfera", dice Pierluigi Peracchini, il presidente della Provincia.

Entro il 30 settembre 2025, Gnl Italia dovrà anche aggiornare la mappa acustica dei livelli di emissione. Il rigassificatore di Panigaglia, informa l'azienda, unico di tipo onshore presente in Italia, prossimamente attiverà un servizio di caricamento autobotti che saranno successivamente trasportate tramite traghetto dall'altra parte del golfo spezzino per poter accedere all'autostrada.