Presto protocollo d’intesa che "possa dare una scossa ad una serie di opere che non sono ancora state portate a termine", annuncia il presidente della Regione Liguria e commissario di governo per il rigassificatore Giovanni Toti.
Dopo l’incontro con i sindaci del savonese della scorsa settimana venerdì il presidente della Regione Liguria e commissario di governo per il rigassificatore Giovanni Toti ha incontrato insieme all’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti i rappresentanti liguri dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, le associazioni di categoria e la Camera di Commercio di Savona (v. notizia). Il presidente Toti, insieme al Rina, ha illustrato il progetto per il nuovo gassificatore rispondendo alle domande dei sindacati e ribadendo che l’obiettivo è quello di una valorizzazione dell’intero territorio.
Toti fa sapere che incontrerà anche il Ministro Pichetto e il Ministero dell’Economia e Finanza e il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi "per riprendere in mano quello che è stato fatto fino ad oggi sul territorio savonese, pensando ad un protocollo d’intesa che possa dare una scossa ad una serie di opere che non sono ancora state portate a termine, ovviamente in accordo con i comuni direttamente interessati, con cui abbiamo un confronto costante. Opera che avrà anche una ricaduta occupazionale con opere compensative che porteranno un ritorno sul territorio dal punto di vista economico ma anche sociale”.
“L’evoluzione energetica dev’essere portata avanti in maniera graduale e condivisa, rispondendo sì a una sostenibilità ambientale ma anche a una altrettanto indispensabile sostenibilità economica e sociale, senza diktat ideologici sulle tecnologie o sulle forme di energia - spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - In questo percorso non possiamo prescindere ancora per anni dal contributo del gas e la presenza di rigassificatori, non alternativi ma complementari agli investimenti sulle energie rinnovabili, che possono contribuire allo sforzo per una maggiore indipendenza energetica del Paese. In questo senso il progetto presentato da Snam è un’opportunità per il nostro territorio, per il sistema economico e per la sicurezza energetica nazionale”.