Nell’anno sono stati realizzati investimenti per 28,4 milioni di euro, con una quota ad abitante servito pari a 84€, “tra le più alte di Italia e nettamente superiore al più recente dato nazionale disponibile (56€ nel 2021, secondo il Blue Book Utilitalia)”. E’ quanto emerge dal Bilancio 2022 di Lario Reti Holding, gestore del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Lecco, approvato ieri.
Per quanto riguarda i dati economici, i ricavi conseguiti da Lario Reti Holding nel 2022 ammontano a 61,7 milioni di euro, in aumento di circa 5,2 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente e sono costituiti prevalentemente dalla tariffa spettante al Gestore per le attività del Servizio Idrico Integrato, spiega Lelio Cavallier, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Lario Reti Holding.
L’utile netto d’esercizio 2022 della società si attesta a 1,2 milioni di euro, (contro i 6,5 mln € del 2021): il fattore principale di questo decremento è da ricondurre all’importante aumento del costo di acquisto della materia prima energetica solo parzialmente mitigato dal taglio degli oneri di sistema effettuato dal governo e dalla possibilità di recuperare parte dei costi tramite credito di imposta.
Tra i risultati più significativi ottenuti nel 2022 si evidenziano per la rete acquedottistica la continuazione del raddoppio della dorsale dell’acquedotto Brianteo e la sostituzione di 14.000 contatori nell’anno; per la rete fognaria sono state terminate le opere a terra del collettore Oliveto Lario – Valmadrera e a Lomagna è stata completata la ristrutturazione degli scolmatori della rete di collettori recapitanti al depuratore mentre per la depurazione sono stati avviati i lavori di potenziamento degli impianti di Colico Monteggiolo, Barzio e Mandello del Lario con, inoltre, la conclusione degli adeguamenti impiantistici al depuratore di Nibionno.
“Nel 2022 sono stati complessivamente investiti 28,4 milioni di euro - spiega Vincenzo Lombardo, Direttore Generale di Lario Reti Holding - Le attività sono relative al Piano d’Ambito, suddivisibile in lavori sull’acquedotto (5,6 milioni), sulla rete fognaria (6,1 milioni) e sugli impianti di depurazione (3,3 milioni), e ad esso si affiancano attività di ricerca perdite (2,2 milioni), manutenzioni (6,6 milioni) ed altri investimenti (3,5 milioni), tra cui spiccano sostituzione dei contatori e telelettura dei consumi (1,6 milioni) e gli allacci di rete acquedotto e fognatura (1 milione)”.