Nell'ultimo Position Paper il commento agli strumenti offerti dal nuovo assetto regolatorio di ARERA
"Il metodo tariffario idrico per il periodo 2024-2029 è la risposta della regolazione ai cambiamenti climatici, con alcune importanti novità. La tariffa si apre al riconoscimento delle opere sovrambito, come grandi e piccole dighe, nonché interventi per migliorare il monitoraggio e la regolazione della risorsa idrica. Vi sono poi nuovi incentivi per promuovere l’efficienza energetica, l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e il riutilizzo delle acque reflue depurate".
È quanto scrive il Laboratorio REF nel suo ultimo Position Paper n. 272 "MTI-4. Sicurezza degli approvvigionamenti, riuso e acque meteoriche entrano nella tariffa idrica", che commenta il nuovo metodo tariffario approvato di recente dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA).
Secondo il REF, il percorso tracciato da ARERA con MTI-4 rappresenta un’occasione per accelerare la transizione verso un modello di gestione sostenibile della risorsa acqua. Le novità introdotte, infatti, forniscono ai gestori del SII un quadro di incentivi e strumenti concreti per promuovere gli investimenti, al fine di fronteggiare il cambiamento climatico.
La sfida che attende il settore idrico italiano nei prossimi anni è impegnativa. Seppur il nuovo assetto regolatorio offra molte opportunità e strumenti come il project financing o i green bond, commenta il REF, "sarà tuttavia decisivo il supporto degli Enti di Governo d’Ambito e il loro dialogo con le Autorità di Bacino Distrettuale".