"E' importante capire che o si dà più capienza alla tariffa o è importante avere a disposizione dei finanziamenti pubblici importanti”, ha detto la coordinatrice del settore Acqua di Utilitalia, Tania Tellini, alle Giornate dell’Acqua promosse a Parma dall’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e da Globe, l’associazione nazionale per il clima.
“Se il nuovo piano nazionale degli investimenti del settore idrico integrato verrà finanziato adeguatamente, per noi sarà un’occasione per ammodernare e rendere resiliente le infrastrutture legate alla risorsa più importante che abbiamo, l’acqua”. Lo ha detto la coordinatrice del settore Acqua di Utilitalia, Tania Tellini, alle Giornate dell’Acqua promosse a Parma dall’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e da Globe.
“Il servizio idrico integrato – ha spiegato Tellini – ha di fronte a sé la possibilità di ampliare il proprio perimetro di incidenza ad esempio attraverso il riuso delle acque reflue depurate che è una grande fonte alternativa di disponibilità idrica per esempio per il comparto agricolo o quello industriale, e anche la gestione parziale delle acque meteoriche. Le infrastrutture saranno sempre più importanti, quelle a uso plurimo per l’accumulo di acqua nei momenti in cui è disponibile anche per evitare fenomeni estremi di alluvione ma anche perché l’acqua è sempre più interconnessa con l’energia e con l’economia circolare”. Per questo “la gestione delle infrastrutture è davvero la sfida dei prossimi anni”.
“Gli investimenti devono essere sufficienti – ha concluso Tellini – e visto che oggi il servizio idrico integrato per quanto attiene gli investimenti è ancora ampiamente sotto la media europea a fronte di una capienza tariffaria inferiore rispetto agli altri paesi del nostro continente, è importante capire che o si dà più capienza alla tariffa o è importante avere a disposizione dei finanziamenti pubblici importanti”.