
Intervenuto sul tema anche l'eurodeputato Decaro, che ha ribadito la necessità di un Piano europeo per l'approvvigionamento idrico interconnesso tra i diversi Stati membri.
Nel Meridione e nelle isole carenza idrica nei bacini peggiore dell'anno scorso: a renderlo noto è Nicola Dell’Acqua, Commissario Straordinario Nazionale per l'emergenza idrica che, nel suo intervento al convegno "Fotovoltaico flottante: l'innovazione al servizio della transizione energetica" si è detto pessimista per la prossima estate.
L'intervento del Commissario si inserisce in un contesto ben preciso: da tempo, infatti, il Sud è afflitto da una grave scarsità idrica: la mancanza di piogge significative, unita a temperature sopra la media e alla gestione non sempre efficiente delle risorse idriche, ha portato i livelli dei bacini e delle dighe a minimi storici.
"Se io dovessi schiacciare un pulsante e coprire i bacini, soprattutto quelli che ho visto io, che praticamente stanno diventando paludosi, lo farei domani. Se io ho un bacino coperto, risparmio acqua, più o meno quella che perdo poi quando vado alla distribuzione. Tutto quello che mi fa restare acqua, non mi fa buttar via acqua nei bacini, in questo momento, per me è prioritario", ha aggiunto Dell'Acqua.
I problemi legati allo stress idrico dovuto ai cambiamenti climatici accomunano tutto il Sud dell'Europa: ad evidenziarlo è stato Antonio Decaro, eurodeputato e presidente della commissione Ambiente dell'Eurocamera, a margine dell'evento "Garantire il futuro dell'acqua: strategie di resilienza per l'Europa meridionale" promosso in collaborazione con Must & Partners al Parlamento europeo.
Intervenendo sul tema, Decaro ha ribadito l'assoluta necessità di un Piano europeo per l’approvvigionamento idrico interconnesso tra i diversi Stati membri.
"Ci sono zone del mondo e dell'Europa dove ci sono le alluvioni e zone dove c'è carenza idrica, abbiamo la siccità con la presenza di incendi, problemi alle attività industriali, alle attività agricole e anche alla popolazione. In Europa abbiamo avuto una riduzione negli ultimi 50 anni del 25% delle risorse idriche a disposizione e contemporaneamente il 38% della popolazione negli ultimi 5 anni ha avuto problemi legati allo stress idrico. È arrivato il momento di tutelare questo piano prezioso", ha osservato Decaro.