Siccità, Schifani: "via libera da Roma al Piano interventi da 20 milioni"

18 giu 2024
Il Piano approvato prevede 138 interventi volti a migliorare l'approvvigionamento idrico dei territori

"Via libera al nostro primo Piano di interventi da venti milioni di euro per l'emergenza idrica in Sicilia". Ad annunciarlo il presidente della Regione Renato Schifani, che ha ricevuto la comunicazione da parte del dipartimento nazionale della Protezione civile. Il programma predisposto dalla Cabina di regia, guidata dallo stesso governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, prevede la rifunzionalizzazione di pozzi e sorgenti, l'acquisto e la sistemazione di autobotti, la riparazione di alcune reti di interconnessione.

"Già da domani - prosegue Schifani - gli uffici si attiveranno per sollecitare i gestori delle reti e i Comuni nella predisposizione dei progetti e l'avvio delle opere, che in alcuni casi sono già partite. Nel contempo, iniziamo a lavorare su un secondo Piano di interventi che sarà finanziato con altri venti milioni di euro, così come garantito dal ministro Musumeci in occasione del via libera del Consiglio dei ministri allo stato di emergenza nazionale. Comunque, anche la Regione ha fatto e farà la sua parte. Abbiamo già stanziato venti milioni di euro, per l'acquisto di foraggio per gli animali e per l'idropotabile, e altrettanti li destineremo in occasione di imminenti misure  finanziarie che il governo porrà in essere nei prossimi giorni”.

Nell'ambito della strategia contro la siccità, sono inclusi i 90 milioni di euro previsti nell'accordo sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-27, recentemente firmato con la premier Meloni, per riattivare i tre dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle.

Il Piano approvato - si legge nella nota - prevede 138 interventi volti a migliorare l'approvvigionamento idrico dei territori, includendo la costruzione di nuovi pozzi, il revamping e il ripristino di quelli esistenti, la costruzione di bypass e condotte di collegamento, nonché il potenziamento dei sistemi di sollevamento e pompaggio, realizzati dalle società d'ambito e da alcuni Comuni.

Inoltre, sono stati destinati poco più di due milioni di euro, co-finanziati da Stato (37,5%) e Regione (62,5%), per l'acquisto di otto nuove autobotti e la riparazione di altre 78 appartenenti a Comuni e Città metropolitane.