Intanto il Cipess ha approvato l'accordo con lo Stato per i Fondi di sviluppo e coesione. Tra questi 90 milioni saranno impiegati per ripristinare i dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle
Circa il 50 per cento delle opere previste è stato portato a termine o è già in corso di ultimazione. È questo lo stato di attuazione del Piano di interventi urgenti per contrastare l'emergenza idrica in Sicilia messo a punto dalla Regione, approvato dalla Protezione civile nazionale e finanziato con 20 milioni di euro.
Il punto è stato fatto a Palermo, nel corso di una riunione convocata dal governatore Renato Schifani con tutti i soggetti attuatori (società di gestione, Ati, Comuni) e i componenti della cabina di regia per l’emergenza siccità, coordinata dal dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina.
"Auspichiamo che tra tutti i soggetti coinvolti ci sia un clima di collaborazione e il nostro stesso spirito di abnegazione. Facciamo ogni giorno tutto quanto in nostro potere per risolvere questa emergenza, sia con risposte immediate alle criticità più urgenti sia con soluzioni più strutturali", ha detto Schifani invitando tutti al massimo impegno.
Ulteriori risorse sono state reperite e verranno utilizzate per fronteggiare la situazione. Intanto il Cipess ha approvato l'accordo con lo Stato per i Fondi di sviluppo e coesione. Tra questi 90 milioni saranno impiegati per ripristinare i dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle.