"Il “governo” delle acque sul territorio italiano è una buona pratica internazionalmente riconosciuta, soprattutto da parte dei Paesi dell’area mediterranea, nel solco di una cultura idraulica, che affonda le radici nella storia", scrive ANBI
Accordo tra il veneziano Consorzio di bonifica Acque Risorgive e l’Agenzia del bacino idrico di Draa Oued Noun in Marocco, un territorio colpito da una grave siccità, che ha costretto a riconfigurare le pratiche d’irrigazione nell’area, che comprende tre regioni economiche (Meknès- Tafilalet, Oriental, Souss Massa Draa) e cinque province (Errachidia, Figuig, Tinghir, Midelt e Zagora).
“L’accordo – sottolinea Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - è particolarmente significativo in questo momento di grandi tensioni internazionali perché, contrastando una causa di migrazione climatica, sposa gli indirizzi, che vedono nella collaborazione con i Paesi africani, un indispensabile elemento d’equilibrio in questa delicatissima fase storica.”
L’accordo segue la visita ufficiale, fatta dagli amministratori dell’ente consortile, lo scorso Febbraio, nel Paese africano, riscontrando una grave situazione di carenza idrica; a firmare il documento, che definisce obbiettivi e modalità della collaborazione, sono stati il Presidente dell’ente consorziale, Francesco Cazzaro ed il Direttore dell’Agenzia marocchina, Abdelaati Qaimi.
“Con la sottoscrizione della convenzione – spiega Cazzaro – si dà avvio ad una cooperazione più stretta, che diverrà un programma di gemellaggio per promuovere lo scambio di competenze nella prevenzione e gestione delle esondazioni, nonchè nella pianificazione e distribuzione delle risorse idriche.”
“Quanto siglato con l’agenzia idrica marocchina – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - conferma la vocazione internazionale dei Consorzi di bonifica ed irrigazione italiani, impegnati sia in importanti opere idrauliche sul territorio che in progetti di solidarietà con la ricerca e l’apertura di nuovi pozzi per l’acqua.”