Utile netto pari a circa il 6% del fatturato. Nonostante le previsioni, sottolinea la società, il mercato dell'idrogeno in Italia presenta ancora dei limiti
Nel 2023 un fatturato di 1 milione 250 mila euro, con un valore della produzione di circa 1 milione 300 mila. Questi numeri del bilancio finanziario 2023 rappresentano una crescita rispetto al 2022, quando il fatturato era di 220 mila e il valore della produzione si attestava intorno ai 500 mila euro. E' quanto annuncia Simplifhy in una nota.
"Abbiamo quintuplicato il nostro fatturato in un solo anno, un risultato che sottolinea la solidità e l'efficacia della nostra strategia di crescita prudente e sostenibile", ha dichiarato Sergio Torriani, CEO di Simplifhy.
Un altro dato rilevante - si legge nella nota - è la chiusura dell'anno con un utile netto pari a circa il 6% del fatturato. "Questo risultato è particolarmente significativo per una startup come la nostra, che opera in un mercato complesso come quello dell'idrogeno, dove molte nuove imprese registrano perdite per anni a causa degli alti costi iniziali", ha aggiunto Torriani.
Nel 2023 Simplifhy ha realizzato tre impianti a idrogeno. Gli ordini attualmente in corso prevedono un fatturato di circa 2 milioni di euro.
"Anche quest’anno prevediamo di raddoppiare il fatturato, consolidando la nostra crescita e rafforzando la nostra posizione nel mercato", ha affermato Jacopo Machnitz, il Responsabile Finanziario di Simplifhy. Il sviluppo è sostenuto da un piano di espansione delle risorse umane e delle infrastrutture, con l'obiettivo di mantenere una crescita robusta e sostenibile.
“In base alle nostre valutazioni, entro il 2026 il volume d’affari attorno ai progetti PNRR in Italia dovrebbe aggirarsi sui 400.000.000€. Noi stessi siamo coinvolti in progetti – che sono ancora in fase di autorizzazione - per un valore totale di 85.000.000€. Questi volumi ci spingono a operare con prudenza al fine di strutturarci maggiormente e creare una solida base operativa che ci permetterà di affrontare con serenità le sfide future”, ha precisato Machnitz.
Nonostante le previsioni, sottolinea la società, il mercato dell'idrogeno in Italia presenta ancora dei limiti. La filiera non è completamente sviluppata e mancano incentivi sufficienti per l'utilizzo dell'idrogeno da fonti rinnovabili. "Il nostro settore è ancora fragile e dipendente da finanziamenti legati al PNRR, che sono fondamentali per il completamento degli impianti in fase di costruzione. Simplifhy rimane comunque fiduciosa che nei prossimi anni questi fattori di incertezza potranno essere risolti, permettendo al mercato italiano dell’idrogeno di decollare", ha concluso Torriani.