È stata aperta oggi e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Comunità Europea (GUCE) la procedura di gara europea per la realizzazione dell’ampliamento dell’impianto di depurazione di Salvatronda.
Lo rende noto un comunicato di ATS - Alto Trevigiano Servizi. Il cantiere prevede un investimento complessivo di 44 milioni di euro, di cui 10 milioni sono stati assegnati dal Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza (PNRR). I lavori effettivi, dopo gli adempimenti amministrativi e tecnici, sono programmati per giugno del 2024 con fine lavori nel 2026 rispettando quanto previsto dal PNRR.
Con il progetto si vuole aumentare la potenzialità dell’impianto di Salvatronda dagli attuali 73 mila abitanti equivalenti a 120 mila nei comuni già serviti dal depuratore e ottimizzare il trattamento di tutti i fanghi disidratati provenienti dai depuratori di Ats (circa 450 mila abitanti), oltre che dei “bottini” che servono le abitazioni non collegate alla rete fognaria.
“Un progetto che oltrepassa anche i confini nazionali per validità e competenza, innovazione, risparmio energetico, produzione di energia pulita e recupero delle risorse. Massima sicurezza e minimo impatto ambientale questi i principi su cui si basa la progettazione dell’ampliamento dell’impianto che vuole traghettare la struttura verso l’eco-innovazione e l’economia circolare”, si legge in una nota di ATS - Alto Trevigiano Servizi che sottolinea: “tecnologia avanzata di trattamento fanghi che garantirà una riduzione dei quantitativi dei fanghi finali da smaltire con un sostanziale abbattimento dei costi e una produzione di biogas che ottimizzerà l’autonomia energetica dell’impianto riducendo i costi di gestione per il fabbisogno termico. Massima cura è stata, inoltre, posta nella progettazione per l’eliminazione di ogni fonte di impatto e in modo particolare per quelli dovuti alle emissioni di rumori e di odori”.