L’intervento di rigenerazione delle condotte idriche (relining) che a Taranto si diramano dalla località Paolo VI fino all’ingresso dell’impalcato del Punta Penna Pizzone, “procede speditamente ed è a circa metà del suo percorso”. Lo rende noto un comunicato di Acquedotto Pugliese (AQP), aggiungendo che al momento, sono in via di completamento le attività di risanamento sulla prima delle due condotte.
Il complesso intervento, nei pressi di uno dei ponti su mare più imponenti d’Europa, con una lunghezza di 1.907 metri e una larghezza di 27, ha un costo di circa 27 milioni di euro, finanziati con fondi React-EU. L’operazione è cominciata a dicembre 2022 e terminerà entro la fine di quest’anno.
Il punto sullo stato dei lavori nel corso di un incontro con la stampa, alla presenza del Sindaco della città di Taranto, Rinaldo Melucci, della Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese, Francesca Portincasa e del Consigliere di amministrazione di AQP, Lucio Lonoce.
La tipologia di intervento adottata, di tipo no dig, e quindi “senza scavo”, consente di limitare i tempi di intervento e al contempo di ridurre al minimo o eliminare completamente, le problematiche dovute alle interferenze anche in termini di viabilità, di ridurre l’impatto dell’intervento con l’ambiente circostante e limitare i potenziali disservizi all’erogazione della risorsa idrica.