Tra maggio e giugno 2023, l'Antitrust aveva avviato tre procedimenti riguardanti le reti di Ferrara (Hera), Como (ComoCalor) e di Parma e Piacenza (Iren). Nessuna violazione da parte di Iren.
Multe da 1.984.736 e 286.600 euro a Hera e ComoCalor per l'applicazione di prezzi eccessivi nel settore del teleriscaldamento. Nessuna violazione riscontrata da parte di Iren Energia.
A stabilirlo è l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, tra maggio e giugno 2023, si legge in una nota dell'Antitrust, aveva avviato tre procedimenti riguardanti le reti di Ferrara, gestita Hera, di Como (ComoCalor) e di Parma e Piacenza (Iren Energia), in cui buona parte del calore proviene da fonti diverse dal gas naturale.
L’Autorità, spiega nella nota, intendeva verificare se e in quale misura le tre società avessero trasferito sugli utenti delle reti di teleriscaldamento un onere eccessivo e ingiustificato, tra il 2021 e 2022, quando si era verificato un aumento dei prezzi del gas naturale, e fossero o meno intervenute con correttivi adeguati sulle formule per determinare il prezzo del calore.
Al termine di complesse istruttorie, l’Autorità ha riscontrato l’applicazione di prezzi ingiustificatamente gravosi, in violazione dell’art. 3, comma 1, lett. a), della legge 287/90, nelle reti di Ferrara e di Como nell’anno 2022. Secondo il parere dell'Antitrust, le due società Hera e ComoCalor hanno impedito ai consumatori di beneficiare dell’uso di fonti rinnovabili disponibili a costi contenuti per produrre un bene essenziale come il calore e hanno imposto prezzi iniqui ed eccessivi rispetto ai costi.