La produzione nazionale netta di energia è stata di 20,4 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 51,2% della domanda elettrica (rispetto al 36% registrato ad aprile 2023). Le fonti idriche sono aumentate del 197,5% e il fotovoltaico del 19,5%, principalmente a causa dell'incremento della capacità installata in esercizio
Ad aprile i consumi di energia elettrica in Italia sono in aumento dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2023. E' quanto annuncia Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, in una nota. Il mese scorso il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 23,5 miliardi di kWh.
Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario e temperatura, è rimasto invariato rispetto ad aprile 2023, confermando una fase di stabilità del trend sui livelli raggiunti negli ultimi mesi. Questo risultato - spiega la nota - è dovuto all''effetto Pasqua', ai due giorni lavorativi in più (20 anziché 18) e a una temperatura media mensile superiore di 1,5°C rispetto ad aprile 2023.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di aprile è stata del +0,9% al Nord, +1% al Centro e +1,7% al Sud e nelle Isole. Nei primi quattro mesi dell'anno, il fabbisogno nazionale è aumentato dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+0,5% il valore rettificato).
L'indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) elaborato da Terna, che analizza i consumi industriali delle imprese energivore, ha registrato una crescita dell'1% rispetto ad aprile 2023. Tuttavia, con dati destagionalizzati e corretti per l'effetto calendario, la variazione diventa negativa (-1,4%). In particolare, sono risultati positivi i comparti della carta, cemento, calce e gesso, mezzi di trasporto, alimentari e meccanica, mentre sono in flessione i settori delle ceramiche e vetrarie, chimica e metalli non ferrosi.
In termini congiunturali, la domanda elettrica destagionalizzata e corretta per gli effetti di calendario e temperatura mostra una leggera flessione rispetto a marzo 2024 (-0,8%). Negativa anche la variazione congiunturale dell'indice IMCEI (-1,7%).
L'indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), elaborato da Terna sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), ha registrato nel mese di febbraio 2024 una variazione positiva del 4,9% rispetto a febbraio 2023. La crescita - si legge nella nota - è stata influenzata non solo dalla composizione del calendario, ma anche da una significativa riduzione dell'inflazione e dal rallentamento dei prezzi dei beni energetici. In particolare, a febbraio si sono verificate variazioni particolarmente positive nei settori dell'Informazione e Comunicazione, Trasporto e Magazzinaggio, e Alberghi e Ristoranti, mentre è stata negativa nel comparto Finanza e Assicurazione.
Secondo il bilancio mensile di Terna, il mese scorso l'85,4% della domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta dalla produzione nazionale, mentre la quota restante (14,6%) è stata coperta dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Il valore del saldo estero mensile è stato pari a 3,4 TWh, il che rappresenta una diminuzione del 28,9% rispetto ad aprile 2023. In particolare, il saldo tra importazioni ed esportazioni è stato influenzato da un aumento delle esportazioni (+114,7%) e da una diminuzione delle importazioni (-24,0%).
Nel dettaglio, la produzione nazionale netta di energia è stata di 20,4 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 51,2% della domanda elettrica (rispetto al 36% registrato ad aprile 2023). Le fonti idriche sono aumentate del 197,5% e il fotovoltaico del 19,5%, principalmente a causa dell'incremento della capacità installata in esercizio.
In diminuzione, si sono registrati la fonte geotermica (-0,9%) e l'eolico (-3,4%). Anche la fonte termica è calata del 16,6%. Nei primi quattro mesi del 2024, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.356 MW, di cui 2.167 MW di fotovoltaico. Questo valore rappresenta un aumento di 736 MW (+45%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L’analisi dettagliata della domanda elettrica mensile provvisoria del 2023 e del 2024 è disponibile sul sito di Terna.