Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha trasmesso a Bruxelles la proposta di aggiornamento del Piano Nazionale integrato Energia e Clima (PNIEC).
Tra i contenuti del testo, una quota del 40% di rinnovabili nei consumi finali lordi di energia che sale al 65% per i consumi solo elettrici. Il 37% di energia da rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento, il 31% nei trasporti, 42% di idrogeno da rinnovabili per gli usi dell’industria.
"Con questo testo, frutto di un lavoro intenso del MASE - spiega il Ministro Gilberto Pichetto - vogliamo indicare una via alla transizione che sia realistica e non velleitaria, dunque sostenibile per il sistema economico italiano. È un documento - aggiunge il Ministro - che conferma l'impegno dell'Italia sul clima e per la sicurezza energetica, in linea con l'ineludibile cambiamento di un modello di sviluppo che porti benessere alle famiglie e condizioni di crescita alle aziende italiane".
Con il PNIEC, la cui approvazione definitiva è entro giugno 2024, vengono stabiliti gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, di mercato unico dell’energia e di ricerca, innovazione e competitività, delineando per ciascuno di essi le misure che saranno attuate per assicurarne il raggiungimento.
In generale, è la riduzione delle emissioni nei settori civile, trasporti, servizi e agricoltura, che rappresenta il campo in cui più complesso appare il raggiungimento degli obiettivi europei che invece vengono centrati nel settore ETS dell’industria pesante.
La proposta al vaglio dell’Europa e nei prossimi mesi oggetto della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è stata realizzata dal MASE con il supporto operativo del GSE, di RSE per la parte energetica, dell’ISPRA per la parte ambientale e di Enea, PoliTo e PoliMi per la parte della ricerca e innovazione. Il dicastero guidato dal Ministro Pichetto inoltre ha coinvolto nel processo per raggiungere gli obiettivi ambientali ed energetici gli altri ministeri a vario titolo competenti: MEF, MIT, MIMIT, MUR e MASAF.