"Il panorama energetico è cambiato in modo irreversibile con l'invasione russa dell'Ucraina e la conseguente perdita di gas naturale trasportato via gasdotto", dice Draghi
L'Europa "deve ridurre gli alti prezzi dell'energia, continuando nel contempo a decarbonizzare e passare a un'economia circolare". Lo sottolinea il rapporto sul futuro della competitività europea redatto dall'ex presidente della Bce Mario Draghi, presentato a Bruxelles.
"Il panorama energetico è cambiato in modo irreversibile con l'invasione russa dell'Ucraina e la conseguente perdita di gas naturale trasportato via gasdotto", afferma Draghi all'interno del documento.
"Anche se i prezzi dell'energia sono scesi molto rispetto ai picchi massimi, le aziende dell'Ue devono ancora far fronte a prezzi dell'elettricità che sono 2-3 volte quelli pagati negli Stati Uniti e a prezzi del gas naturale che sono 4-5 volte più alti. La decarbonizzazione potrebbe essere un'opportunità per l'Europa, sia per assumere un ruolo guida nelle nuove tecnologie pulite sia per circoscrivere soluzioni e spostare la produzione di energia verso fonti di energia pulita sicure e a basso costo di cui dispone l'Ue", continua il rapporto.
"Tuttavia, la capacità dell'Europa di cogliere questa opportunità dipenderà da tutte le politiche adottate in sintonia con gli obiettivi di decarbonizzazione dell'Ue. La transizione energetica sarà graduale e i combustibili fossili continueranno a svolgere un ruolo centrale nella determinazione dei prezzi dell'energia per il resto di questo decennio", cosa che implicherà la "continua volatilità dei prezzi per gli utenti finali", è conclude Draghi.