In questo appello all'Europa, l'industria europea evidenzia una delle questioni sollevate dai legislatori comunitari, ossia le norme sulle emissioni di CO₂ nel trasporto stradale, chiedendo che i combustibili rinnovabili siano integrati con l'elettromobilità
Al via l'iniziativa “Più di un Manifesto… una proposta all’Europa” per chiedere al prossimo Parlamento europeo una strategia globale per la transizione energetica verso carburanti rinnovabili per la mobilità e prodotti per l’industria sostenibili, convenienti e affidabili. E' quanto annunciano UNEM e FuelsEuope, alla luce del rinnovo delle cariche istituzionali.
Nel "Manifesto" UNEM e FuelsEurope sottolineano l'importanza di mantenere il processo di decarbonizzazione come una priorità per mitigare i rischi legati all'emergenza climatica, assicurando al contempo l'autonomia strategica dell'Europa e rispettando gli standard ambientali e sociali dell'UE. È fondamentale - dicono - che la decarbonizzazione avvenga in modo tale da evitare una profonda deindustrializzazione del settore industriale europeo.
In questo appello all'Europa, l'industria europea evidenzia una delle questioni sollevate dai legislatori comunitari, ossia le norme sulle emissioni di CO₂ nel trasporto stradale, chiedendo che i combustibili rinnovabili siano integrati con l'elettromobilità. Questo approccio consentirebbe - spiegano UNEM e FuelsEurope - una decarbonizzazione più rapida dell'attuale parco veicoli.
UNEM e FuelsEurope evidenziano l'importanza di instaurare una collaborazione e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee per affrontare le sfide cruciali come la riduzione delle emissioni, l'indipendenza energetica e il mantenimento di un'industria solida e competitiva in Europa. Attualmente, i combustibili liquidi, prodotti principalmente dalle attività industriali, forniscono il 97% dell'energia necessaria per il trasporto di merci e persone in tutta Europa, grazie a un'infrastruttura di stoccaggio e distribuzione capillare.
L'infrastruttura - si legge nella nota - ha garantito un approvvigionamento sicuro e competitivo per trasporti e industria per oltre un secolo, continuando a rifornire senza interruzioni anche durante le recenti crisi globali.
Durante la transizione energetica in corso - concludono le due associazioni - le materie prime fossili verranno sostituite da biomassa, residui agricoli e forestali, rifiuti urbani, plastica non riciclabile e idrogeno per produrre nuovi carburanti a basso o nullo contenuto di carbonio, i cosiddetti Low Carbon Fuels. Queste materie prime, prevalentemente di origine nazionale, miglioreranno la sicurezza energetica e svilupperanno nuove catene di valore nazionali, favorendo relazioni commerciali con partner strategici.