Esempi concreti vanno dall'energia prodotta da fonti rinnovabili (81%) ai quasi 11 mila mezzi a basso impatto ambientale (27% del totale), utilizzati soprattutto per la raccolta dei rifiuti.
Nel 2023 quasi un terzo (2,2 miliardi) degli investimenti realizzati dalle utilities italiane sono stati destinati a decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare. È quanto emerso dal Rapporto di Sostenibilità “Le utilities italiane per la transizione ecologica e digitale”, elaborato da Fondazione Utilitatis per conto di Utilitalia su un campione di circa 100 aziende.
L’obiettivo della decarbonizzazione, informa il documento, resta centrale per le utilities, con investimenti che superano gli 1,1 miliardi rispetto agli 832 milioni dal 2022. Gli esempi concreti vanno dall’energia prodotta da fonti rinnovabili (81%) ai quasi 11 mila mezzi a basso impatto ambientale (27% del totale), utilizzati soprattutto per la raccolta dei rifiuti.
Il volume complessivo di investimenti, si legge nel Rapporto, è pari a 7,4 miliardi, 19% in più rispetto all'anno precedente, mentre il valore aggiunto distribuito ai diversi stakeholder (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locali, oltre a quanto viene reinvestito in azienda) si attesta a 14,6 miliardi di euro.
Realizzati oltre 530 milioni di euro di investimenti in economia circolare, rispetto ai 514 dell'anno precedente, grazie ai quali, si legge, la percentuale di riciclo dei rifiuti differenziati arriva al 96%, mentre la quota di riutilizzo/recupero dei fanghi di depurazione si attesta al 92%. Per quanto riguarda la digitalizzazione, gli investimenti sono stati 589 milioni (+40% rispetto al 2022). Ad oggi risulta distrettualizzato il 38% della rete idrica, mentre i contatori intelligenti del gas sono il 68% di quelli installati.
"Questi numeri testimoniano la centralità del comparto delle utilities per cogliere le sfide e le opportunità della transizione ecologica. Si tratta di un settore strategico per il nostro Paese per la mole di investimenti realizzati e programmati nei prossimi anni, per la qualità dei servizi offerti agli utenti e per il valore economico generato per stakeholder, lavoratori, pubblica amministrazione e azionisti", commenta Filippo Brandolini, il presidente di Utilitalia.