Confermato il rating in classe A, sale il punteggio rispetto allo scorso anno grazie a nuove iniziative per i dipendenti e all’efficientamento energetico con ricorso a fonti rinnovabili e taglio delle emissioni. Si tratta di una classificazione sempre più legata all’accesso ai fondi di banche e investitori.
Acque Bresciane si conferma in classe A per il Rating di sostenibilità, migliorando il punteggio assoluto da 78fg3,1 a 74,3. Il percorso che valuta i fattori ESGe è volontario e riservato alle realtà che realizzano uvn Bilancio di sostenibilità redatto secondo gli standard internazionali Global Reporting Initiative (GRI) e/o IIRC. La valutazione è stata attribuita sulle performance del 2021 dall’agenzia di rating Cerved Rating Agency[i], fra le più autorevoli nel settore e leader in Europa per numero di rating di credito non-financial corporate assegnati.
Il rating di sostenibilità, o ESGe, misura in maniera sintetica la capacità dell’azienda di gestire le tematiche ambientali, sociali, di governance ed economiche: una capacità che può essere molto alta (tripla e doppia A), alta (da A a tripla B), media (B e doppia B), bassa (tripla e doppia C), molto bassa (C e D). In sintesi lo score fotografa per ogni anno il posizionamento dell’Azienda in ambito di sostenibilità a livello internazionale. Un parametro particolarmente importante per una società benefit interamente pubblica come Acque Bresciane. Spiega il presidente Gianluca Delbarba: “Il confronto con altre realtà ha preso in considerazione un campione di 35 tra le migliori Water Utilities internazionali e ci colloca fra le migliori società che si occupano di servizio idrico: solo l’11 % ha ottenuto una A o una doppia A. Il valore economico generato è in linea con i risultati del settore, con un aumento della redistribuzione ai dipendenti e un lieve calo per gli utenti, il cui valore resta comunque fra i più alti del settore”.
Tra gli aspetti da migliorare – il rating serve proprio a individuare e misurare i progressi compiuti dalle organizzazioni in questi ambiti - troviamo la riduzione progressiva delle perdite idriche e la minimizzazione delle esternalità negative derivanti dal convogliamento delle acque reflue, ad esempio riducendo i fanghi.
Francesco Esposto, responsabile Sostenibilità e innovazione di Acque Bresciane, rileva gli elementi positivi rispetto al 2020: “Abbiamo ottenuto la certificazione SA8000 per la responsabilità sociale e mantenuto il sistema di gestione per la salute e sicurezza. Nel servizio agli utenti sono migliorati la qualità dell’acqua erogata e gli indici di customer satisfaction da parte degli utenti”.
Rispetto alla governance, il gestore unico del servizio idrico integrato non ha solo ottenuto di trasformarsi in una Società Benefit, ma ha anche adottato e aggiornato importanti strumenti anticorruzione.
Va ricordato che la società non distribuisce utili né dividendi, che vengono destinati agli investimenti. Fanno parte dei soci AOB2 del Gruppo Cogeme con il 79% delle quote (la società attualmente è in liquidazione), Garda Uno (al 18%), la Provincia di Brescia con il 2% e Sirmione Servizi (0,5%).
Il Controllo analogo viene eseguito dai Comuni che hanno sottoscritto un accordo in tal senso e possono esprimere parere preventivo sui budget di esercizio, sui piani strategici e industriali, sui programmi di attuazione degli investimenti e degli interventi previsti nel Piano d’Ambito. Anche le modifiche statutarie non dovute a obblighi normativi sono esaminate dal Comitato di sindaci, così come le proposte sulle tariffe e sui prezzi dei servizi erogati non soggetti a vincoli di legge o di competenza di altri organi o autorità.
Fonte: www.acquebresciane.it