
Per più di sei secoli, le isole Eolie hanno attirato chiunque per le bellezze presenti in questi luoghi meravigliosi: un arcipelago vulcanico situato a circa 40 chilometri a nord della Sicilia
LA SITUAZIONE
Le isole hanno raggiunto una grande popolarità dopo il 2000, quando vennero inserite nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, primo sito naturalistico a ricevere questa onorificenza.
Da quel momento, il problema della scarsità di acqua potabile su Lipari, l’isola più grande dell’arcipelago e quella con maggiore affluenza turistica, è divenuto molto importante e urgente da risolvere.
Lipari ha una popolazione permanente di 11.000 abitanti e non ha alcuna fonte naturale di approvigionamento di acqua potabile. Per anni, l’acqua è stata inviata via nave dalla vicina Sicilia e da Napoli, per riuscire a colmare la richiesta proveniente dai visitatori e dai residenti. Ad un costo pari a 10 EUR/m3 di acqua consegnata, la soluzione era fattibile, anche se molto costosa.
Durante l’estate la popolazione dell’isola cresce drasticamente con i conseguenti bisogni. I dati ufficiali riportano circa 200.000 turisti durante l’intera stagione. Il picco delle presenze si registra durante il mese di Agosto, come dice il Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni.
Più di 1.1 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso ad acqua potabile. Molti fattori concorrono a questa mancanza: le sostanze inquinanti provenienti dall’industria e dall’agricoltura, le sostanze naturali normalmente presenti nel suolo, il clima, e spesso il luogo stesso. Le isole, pur essendo circondate da acqua, non hanno accesso ad acqua potabile, se non quella proveniente dalle scarse sorgenti naturali.
Questo problema è comune a quasi tutte e sette le isole Eolie di piccole e medie dimensioni - Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli, Salina, Lipari e Vulcano.
Secondo Elena Bonadei, Ingegnere EURO MEC, l’acqua potabile è normalmente inviata a queste isole via nave, con un costo pari a 10 EUR/m3. “Pochissime isole hanno impianti locali per il trattamento dell’acqua” afferma. Questo però ultimamente sta cambiando: Lipari ha realizzato un impianto di dissalazione e fra un po’ anche Vulcano avrà un impianto autonomo per il trattamento dell’acqua. Spiega Elena Bonadei: “Inizialmente, il Ministro dell’Ambiente aveva pensato di trasportare l’acqua creata a Lipari fino a Vulcano, ma poi decise di costruire un impianto indipendente a Vulcano. Sono stati già indette delle gare d’appalto per questo secondo impianto.” Aggiunge che la Regione Sicilia sta verificando la possibilità di creare un terzo impianto a Salina. La popolazione di Salina, come quella di Vulcano, aumenta notevolmente durante i mesi estivi.
“La soluzione per queste località,” afferma “è quella di utilizzare impianti più piccoli, in grado di fornire acqua potabile localmente, riducendo così i costi di produzione e quelli di natura ambientale.”
UN IMPIANTO SEMPLICE
Per soddisfare questi importanti bisogni, nel 1988 la Regione Sicilia ha avviato studi per l’implementazione di un impianto di dissalazione su Lipari. L’impianto ha iniziato a funzionare nel 1998, utilizzando un sistema di evaporazione dotato di pompe ad alta pressione. Produceva 162 m3/ora di acqua potabile, un quantitativo appena sufficiente per soddisfare i bisogni degli abitanti locali durante i mesi invernali.
Dall’altro lato, non era efficiente in termini energetici, richiedendo 15 kW/h per produrre 1 m3 di acqua. In anni recenti, il bisogno di un quantitativo maggiore di acqua potabile e di un maggior risparmio energetico ha spinto la Regione Sicilia ad indire delle gare d’appalto per la costruzione di impianti di dissalazione moderni. La gara è stata vinta da Sled Costruzioni S.p.A., che ha firmato il contratto nel 2011. Il progetto di 15 milioni di Euro includeva un impianto di dissalazione, un sistema fotovoltaico per la fornitura di energia durante le ore diurne e altre specifiche. Sled, a sua volta, ha ingaggiato
EURO MEC, leader mondiale del settore “trattamento acque”, per la progettazione e l’implementazione di un impianto di dissalazione da 4 milioni di Euro. EURO MEC ha preso quindi in carico la supervisione dell’installazione e il primo avviamento dell’impianto, inclusi l’addestramento e l’assistenza agli addetti locali.
LA SOLUZIONE
Elena Bonadei di EURO MEC è la responsabile del progetto. Da anni si occupa di ingegneria di processo per impianti di trattamento dell’acqua e, da quando è entrata in EURO MEC nel 2003, ha lavorato a più di 30 progetti in tutto il mondo. Pur essendo questo il primo progetto della sua società per Sled, conosce molto bene le pompe Grundfos perché afferma “Grundfos offre le migliori pompe per impianti di dissalazione del mercato”.
Elena Bonadei ed il proprio team ha progettato l’impianto di Lipari in fasi diverse.
L’impianto utilizza un sistema ad osmosi inversa montato su skid per convertire l’acqua marina in acqua potabile. Il montaggio su skid facilita il trasporto e l’accesso, poiché l’attrezzatura per l’osmosi inversa è montata su una intelaiatura. Il processo di osmosi inversa rimuove il sale e le altre sostanze dalle molecole d’acqua, applicando pressione all’acqua mare quando si trova su un lato di una membrana semipermeabile.
Gli agenti indesiderati, come il sale, sono trattenuti sul lato pressurizzato della membrana mentre l’acqua purificata passa all’altro lato. Le unità di dissalazione installate presso l’impianto di Lipari sono dotate di due pompe Grundfos BME, per far scorrere l’acqua di mare attraverso le membrane. Più alta la salinità, più grande è la spinta richiesta.
La pompa è quindi soggetta a condizioni operative strenuanti. Le pompe ad alta pressione Grundfos, come la BME, sono state rafforzate per generare fino a 65 bar di pressione.
Nello stabilimento di Lipari, le pompe producono fino a 65 m3/ora ad una pressione di 62 bar. L’impianto non è solo in grado di produrre fino a tre volte la quantità di acqua potabile rispetto al vecchio impianto di evaporazione, ma lo fa in modo molto più efficiente ed economico, abbassando il consumo energetico a meno di un terzo. Incorpora un dispositivo che consente forti risparmi energetici.
Stime recenti dimostrano che il nuovo impianto permetterà di risparmiare fino a 36,000 litri di gasolio durante l’alta stagione, ovvero un equivalente di 79 tonnellate di emissioni di CO2 o 42 viaggi andata e ritorno da Londra a New York.
Una volta completate tutte e tre le sezioni nel 2013, la portata totale dell’impianto di dissalazione sarà pari a 450 m3/ora. Ciascuna delle tre sezioni può essere gestita in modo indipendente.
Tutte e tre funzioneranno in modo combinato durante l’alta stagione, mentre è sufficiente il funzionamento di un’unica sezione durante i mesi invernali. Una volta completato, la portata totale dell’impianto di dissalazione sarà pari a 450 m3/ora.
Il nuovo impianto ad Osmosi Inversa (OI) nelle Isole Eolie ha la capacità di dissalare l’acqua di mare in modo più veloce, più efficiente e più economico rispetto a prima, fornendo abbondante acqua potabile a turisti e residenti, riducendo il consumo energetico a meno di un terzo rispetto ai valori precedenti. Le isole interessate evitano così 79 tonnellate di emissioni di CO2 al giorno, grazie ad un impianto di dissalazione moderno.
PRODOTTI INSTALLATI
Grundfos ha fornito i seguenti prodotti ad Euro Mec per l’impianto di dissalazione ad osmosi inversa di Lipari:
• 6 sistemi di pompaggio Grundfos BMEX completi
• 12 pompe CRN 45-2
• 4 gruppi di aumento pressione Hydro MPC per la distribuzione di acqua potabile a Lipari dopo il trattamento ad osmosi inversa.