AGROALIMENTARE E RISPARMIO IDRICO: LE ULTIME TECNOLOGIE PER IL RECUPERO, FINO AL 95%, DELL’ACQUA DI PROCESSO

13 apr 2023
I cambiamenti climatici stanno portando a maggiore incertezza nel settore: prolungati periodi di siccità e temperature più elevate riducono, infatti, la disponibilità di risorsa idrica con un impatto ambientale ed economico. Ridurre gli sprechi di acqua è possibile grazie ai nuovi sistemi Culligan progettati su misura per il trattamento dell’acqua in ambito agricolo e industriale.

La siccità del 2022 e del primo scorcio del 2023 ha acceso i riflettori su un problema cruciale per  la nostra vita e per il benessere stesso del Pianeta: la carenza di acqua. I cambiamenti climatici  stanno modificando drasticamente la disponibilità delle risorse idriche nelle diverse aree del  mondo, con conseguenze che impattano direttamente su persone e imprese. L’acqua potabile  che scende costantemente dai nostri rubinetti potrebbe non essere più un fatto scontato. 

Il problema è aggravato dal trend di crescita della popolazione mondiale, che secondo l’ONU  arriverà a quasi 11 miliardi entro la fine del secolo1, facendo di conseguenza decollare i consumi  di acqua. 

La disponibilità di acqua dolce per l’agricoltura, l’industria, l’alimentazione e la salute sarà  sempre più a rischio, tanto che, Secondo il World Economic Forum, già entro il 2030 la domanda  potrebbe superare l’offerta del 40%2. Da un lato serve aumentare le risorse disponibili, ad  esempio attraverso la desalinizzazione, dall’altro bisogna agire drasticamente sulla riduzione  della domanda. 

Il settore agroalimentare ha davanti a sé grandi responsabilità, dato che oltre a causare un  terzo delle emissioni globali, è anche autore complessivamente del 90% dei consumi mondiali di  acqua, tra agricoltura, che da sola ne consuma il 70%3, e industria di trasformazione degli  alimenti. Le industrie agroalimentari, quindi, sono oggi chiamate ad adottare un approccio  sostenibile che ponga il risparmio idrico tra le proprie priorità.  

Un orientamento green che prevede investimenti in tecnologie per il risparmio idrico, inoltre,  comporta vantaggi dal punto di vista economico, soprattutto per quelle realtà multinazionali che  operano in determinate aree del mondo. Basti pensare che i costi dell’acqua variano dai 0,6 €/m3circa dell’Italia sino ai 5 €/m3 del Middle East e Brasile. 

La ricerca e sviluppo ha reso disponibili innovazioni intelligenti antispreco che consentono il  recupero delle acque utilizzate nei processi produttivi, coniugando risparmio idrico ed  economico. Tra queste, il sistema Water Filtering Station di Culligan, leader mondiale nel  settore del trattamento acqua con un'esperienza di oltre 80 anni e un approccio trasversale che  copre tutta la filiera della qualificazione dell’acqua. 

1 Rapporto delle Nazioni Unite “The World Population Prospects 2019: Highlights” 

2 World Economic Forum 2023 

3 https://www.youtube.com/watch?v=ZIyfZQDShig&list=PLXWi3zoRuQ1CbOhwew-SD4uhD7-OOUomo&index=3

Il risparmio idrico nell’industria del packaging: un caso concreto 

L’obiettivo era sfidante: entro il 2020 bisognava ridurre del 40% i consumi di acqua degli stabilimenti nel mondo, rispetto ai consumi del 2010. Con in mente questo traguardo,  un’importante azienda leader a livello mondiale nel settore del packaging si è affidata a Culligan  chiedendo un sistema di trattamento acqua in grado di recuperare gli scarichi delle macchine  riempitrici (filling machines) per poterle riutilizzare nuovamente all’interno dello stesso processo.  L'acqua potabile veniva utilizzata per il raffreddamento delle confezioni in modo continuo ad alte  temperature (50°), con una portata variabile da 5 a 40 litri/min per macchina per poi essere scaricata con alti livelli di oli, grassi e perossido di idrogeno utilizzato per la sterilizzazione dei pacchetti. 

Grazie al sistema Water Filtering Station (WFS) progettato da Culligan, l’azienda è oggi in grado  di recuperare il 95% dell’acqua di scarto delle filling machine e di riutilizzarla nel processo. Gli  impianti, realizzati con diversi stadi di filtrazione, provvedono alla rimozione completa di oli,  grassi e perossido di idrogeno. Dopo la filtrazione, l’acqua viene inviata in un sistema di  disinfezione UV che distrugge i microrganismi e poi raffreddata a temperature sotto i 15 °C. Infine,  l’acqua viene sottoposta a test di controllo per misurare il PH per poi essere reimmessa nel ciclo  produttivo. 

Gli impianti sono dotati di un sistema di controllo automatico che si interfaccia direttamente con  le macchine riempitrici. Considerando un parco macchine installato funzionante di 8.700 unità, il  progetto ha un risparmio complessivo potenziale pari a quasi 31.000.000 m3 di acqua potabile  all’anno, corrispondenti al consumo annuo di una città da 400.000 abitanti come Bologna. 

“L’acqua è una risorsa preziosa e lo sarà sempre di più. Culligan è leader nei sistemi di trattamento  acqua e il nostro forte impegno per il risparmio idrico si traduce anche nell’applicazione di  tecnologie innovative per il recupero e il riciclo di acque utilizzate in processi industriali” – afferma Lauro Prati – Vicepresidente Aqua Italia e direttore Business Unit Commercial & Industrial  Culligan Italiana. “Per un’impresa, poter recuperare fino al 95% dell’acqua utilizzata nei processi  significa abbattere drasticamente la propria impronta ambientale e contribuire alla salvaguardia  del pianeta, oltre che sfruttare una importante opportunità di risparmio economico” conclude  Lauro. 

Come funziona la Water Filtering Station di Culligan 

Water Filtering Station (WFS) è in grado di riutilizzare l'acqua di scarto di vari processi industriali,  recuperando dal 95% al 100% dell'acqua erogata, ed è disponibile in diverse taglie a seconda  della necessità (40, 70 e 100 litri/minuto di acqua processata). 

Il sistema può utilizzare diversi stadi di filtrazione per purificare l’acqua: filtro a coalescenza per la  rimozione di oli e grassi, filtri meccanici che trattengono particelle con dimensioni fino a 1 micron  e filtri a carbone attivo per rimuovere, tra le altre cose, il perossido di idrogeno.

Attualmente, nel mondo sono installate 26 unità WFS, tra Italia, Algeria, Nigeria, Francia,  Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Dubai, Arabia Saudita, Libano. Il risparmio complessivo  annuale è di 600.000 m3 di acqua potabile, equivalente a 270 piscine olimpioniche o 400 milioni  di bottiglie di acqua. 

 

Fonte: www.admirabilia.it