AL VIA LA TERZA GIORNATA DI STUDIO DEL FORUM UNI-CIG

17 nov 2022
FOCUS SU INNOVAZIONE E RICERCA NEL SETTORE MULTI-GAS PER UNA TRANSIZIONE ENERGETICA SOSTENIBILE

 

Al via il terzo appuntamento della dodicesima edizione del Forum UNI-CIG, manifestazione dedicata all'industria italiana dei gas combustibili, attraverso il ciclo di incontri centrati sul tema portante "Il contributo del sistema gas nazionale per la transizione energetica", facendo perno su "sicurezza, innovazione e sostenibilità". Nel primo appuntamento di giugno il Forum si era soffermato sull' "impegno per la sicurezza nel sistema gas nazionale" mentre il secondo incontro, tenutosi a settembre scorso, si era concentrato su  "smart meter e smart grid" e "la quantificazione e riduzione delle emissioni di metano". Nell'incontro di oggi, evento live da remoto, si approfondisce il tema legato a  “Innovazione e ricerca nel settore multi-gas per una transizione energetica sostenibile”. La giornata di studio si sofferma sugli aspetti rilevanti correlati all’evoluzione tecnica e normativa relativa all’introduzione dei “nuovi” gas - idrogeno e biometano - e dei “nuovi” metodi per gestirne la distribuzione. Questi temi sono  analizzati all’interno sia del quadro europeo sia di quello nazionale, in forte evoluzione, in un’ottica di sistema energetico integrato resiliente capace di garantire la necessaria sostenibilità tecnica ed economica al processo di transizione che ci porterà agli obbiettivi di decarbonizzazione, come definiti dalla strategia europea di lungo termine al 2050 considerando anche quanto reso disponibile dalle risorse dal PNRR. Partecipano all'evento istituzioni, enti di ricerca, associazioni di categoria e imprese. Tra gli interventi di apertura del convegno quelli di Eduardo di Benedetto, Presidente del Comitato Italiano Gas, Giuseppe Rossi, Presidente – UNI, Stefano Besseghini, Presidente ARERA e Stefano Cagnoli, Direttore Generale del Comitato Italiano Gas. La sessione “Innovazione e ricerca nel settore multi-gas per una transizione energetica sostenibile” prevede gli interventi  di diversi esponenti di associazioni, istituzioni ed aziende, da Federchimica-Assoliquidi ad Assotermica, da Snam a Pietro Fiorentini, fino ai contributi di esponenti del MiTE e di Enea, che si confrontano su temi quali: le novità legislative nel settore gas, i progetti pilota di ottimizzazione della gestione e utilizzi innovativi delle infrastrutture del settore del gas naturale, le attività ENEA in ambito PNRR, il il contributo dei gas liquefatti, ecc.. Ne parliamo con Daniela Lobosco, della Segreteria Tecnica Assotermica, che porta il proprio contributo sul tema “Verso un approccio vincente alla decarbonizzazione: multi-energetico e multi-tecnologico” . Assotermica è l'associazione che unisce produttori di apparecchi e componenti per impianti termici, lavorando con le imprese associate alla diffusione di una vera cultura della climatizzazione con una forte attenzione ai temi della sostenibilità, dell’efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili. In particolare, Assotermica, in collaborazione con il  Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) dell' Università di Pisa, ha analizzato le prestazioni energetiche, ambientali ed economiche di diverse soluzioni, sia  per il riscaldamento che  la produzione di acqua calda sanitaria, attraverso l'utilizzo di combustibili innovativi.

 

 

Di cosa tratta lo Studio dello Studio DESTEC- Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni /Assotermica? Quali sono i principali risultati che emergono?

 

Lo studio ha analizzato le prestazioni energetiche, ambientali ed economiche di diverse soluzioni tecnologiche per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Principalmente sono state comparate le potenzialità delle caldaie a condensazione, delle pompe di calore sia elettriche che a gas e degli apparecchi ibridi rispetto alle vecchie caldaie. Inoltre, per tutti i generatori a combustione, è stato simulato l’impiego di metano, miscela al 20% in volume di idrogeno “verde”, miscela al 20% in volume di biometano e 100% idrogeno verde. Le prime valutazioni mostrano come sia possibile creare una sinergia tra risparmi economici per gli utenti e gli obiettivi energetico-ambientali della transizione energetica. Non è possibile identificare a priori un’unica soluzione  che possa essere considerata universalmente “migliore” rispetto alle altre sul medio-lungo periodo. D’altra parte lo Studio ha evidenziato il potenziale delle pompe di calore a gas e degli apparecchi ibridi, che riescono a unire i vantaggi dell’utilizzo del vettore elettrico e dei generatori di calore a combustione, ottenendo benefici contemporanei su tutti i tre indicatori: ambientale, energetico ed economico. L’utilizzo di idrogeno verde e di biometano in miscela consentirebbe un ulteriore risparmio di CO2 e di energia primaria non rinnovabile.

 

In che modo questi risultati sono in linea con la visione di Assotermica sulla decarbonizzazione?

 

Per Assotermica è proprio la varietà di offerta, con attenzione anche ai green gas e all’idrogeno, ciò che costituisce la forza dell’industria rappresentata dall’associazione, che spinge per un approccio multi-technology e di neutralità tecnologica. Con lo studio “Prestazioni energetiche e ambientali dinamiche e stagionali di generatori termici anche non convenzionali in edifici residenziali di riferimento”  viene dimostrato infatti concretamente come nel settore del riscaldamento non sia applicabile il concetto di “one technology fits for all”.

 

Qual è la valutazione di Assotermica sul Superbonus 110%? Cosa pensate accadrà nei prossimi mesi?

 

Il Superbonus è nato in una situazione eccezionale di emergenza e ha saputo far leva sul settore delle costruzioni, come spesso accade, per trascinare tutta l’economia e il nostro PIL.
Ora è giunto probabilmente il tempo di modificarlo, ma farlo “in corsa” è un grosso rischio, sia perché si destabilizzano interi comparti, che hanno bisogno di certezze, sia perché gli stessi comparti possono offrire delle indicazioni utili a chi dovrà decidere. Chiedere incentivi “a pioggia” non è mai stato nel nostro DNA, per questo stiamo lavorando per “alzare l’asticella” sulle tecnologie, suggerire modifiche tecniche per allinearsi alla normativa europea e rimodulare le aliquote. Attendiamo (non passivamente) di poter offrire il nostro contributo.

 

 
 Chiara Proietti
Fonte: watergas.it