Uno spazio per valorizzare il legame tra comunità e risorsa idrica, dedicato alla ricerca e alla memoria storica del territorio, della realtà sorgiva e dell'acquedotto per far incontrare generazioni, saperi, esperienze, sensibilità e prospettive
Valorizzare il legame tra la comunità e la risorsa idrica, fonte di vita e sostentamento, e la storia dell’acquedotto, ora AdF, creando un ponte tra passato e futuro che possa far incontrare generazioni, esperienze, saperi, sensibilità e prospettive.
Al Vivo d’Orcia, sulle pendici del Monte Amiata, è stato inaugurato oggi, giovedì 15 dicembre, il “Museo dell’Acqua” ideato e allestito da AdF, che ha finanziato e realizzato le opere di rinnovamento dei locali di proprietà del Comune di Castiglione d’Orcia, proprio in via delle Sorgenti.
Sostenibilità, tutela e uso consapevole della risorsa idrica, rispetto dell’ambiente, innovazione, riuso, economia circolare, transizione ecologica ed energetica i temi al centro della mattinata, come elementi di congiunzione tra il mondo di ieri e quello di domani.
Nasce così, in prossimità della sorgente dell’Ermicciolo, luogo di grande fascino e straordinario valore, un nuovo polo educativo e culturale all’insegna del legame prezioso e vitale tra l’essere umano, l’acqua e la natura.
Al taglio del nastro erano presenti il Prefetto di Siena Maria Forte, il sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti, il presidente di AdF Roberto Renai e l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari. Hanno partecipato anche gli alunni delle scuole e realtà associative del territorio. Inaugurati anche i nuovi uffici di AdF, adiacenti agli spazi espositivi.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra AdF e il Comune di Castiglione d’Orcia, risponde sia alle esigenze del territorio e dei Comuni soci, sia alla volontà di valorizzare la natura e la storia di un luogo simbolo, dove nasce la cosiddetta “Dorsale del Vivo”, una delle arterie principali della rete idrica e da sempre fonte di approvvigionamento per la provincia e la città di Siena, ma non solo.
Dedicato alla ricerca e alla memoria storica del territorio, della realtà sorgiva del Vivo, dell'acquedotto e di AdF, il nuovo museo si inserisce nella cornice più ampia de “Le Vie dell'Acqua”, che comprende anche le visite alle sorgenti dell'Ermicciolo e Santa Fiora, dal forte valore educativo, in particolare per le nuove generazioni.
Un museo dedicato alle donne e agli uomini che hanno vissuto, vivono e vivranno in questo territorio, contribuendo alla sua crescita e proteggendone la vita, ossia l’acqua, la risorsa più preziosa.
Con il suo approccio, fatto anche di soluzioni hi-tech, questo “piccolo” museo, nel suo percorso di crescita, mira a diventare un punto di riferimento culturale e tecnologico per sensibilizzare tutti sul tema acqua, sulla sua corretta gestione e sulle buone pratiche per salvaguardarla. Un mix di storia e innovazione per raccontare alla comunità l’importanza di una risorsa vitale troppo spesso sottovalutata.
“Nella provincia di Siena ogni giorno c’è una perla da scoprire – dichiara il Prefetto di Siena Maria Forte – come questa iniziativa che premia un bellissimo territorio e che guarda alle generazioni future per trasmettere un patrimonio di conoscenze e per valorizzare l’importanza della risorsa idrica, il suo uso consapevole e sostenibile. Un messaggio tanto più attuale, poiché negli ultimi due anni il nostro Paese ha toccato con mano a livello nazionale le difficoltà che la scarsità di acqua comporta”.
“L’apertura del Museo dell’Acqua al Vivo d’Orcia – fa sapere Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana – è motivo di orgoglio e soddisfazione per la Regione Toscana, in un luogo così importante dal punto di vista ambientale, storico e culturale come il Monte Amiata, con le sue sorgenti che sono fonte di vita. Complimenti ad AdF e al Comune di Castiglione d’Orcia per questa bella iniziativa che punta a sensibilizzare tutti sull’importanza della risorsa idrica, sul suo uso consapevole e sul rispetto dell’ambiente, con lo sguardo rivolto al futuro e alle nuove generazioni”.
"Il Museo dell'Acqua allestito da Acquedotto del Fiora – dichiara Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana – è un chiaro esempio di quanto il servizio idrico possa fare anche cultura locale e sensibilizzazione ambientale del territorio. L'Autorità Idrica Toscana ha creduto molto a questo progetto, come ad altri che riguardano i cosiddetti Comuni sorgivi del Fiora. Abbiamo sostenuto quest'opera, insieme ad altre, perché questi sono luoghi che determinano la salvaguardia delle sorgenti e sensibilizzano la popolazione all'uso consapevole dell'acqua".
“È motivo di grande soddisfazione veder realizzato questo importante quanto atteso investimento da parte di AdF, che ringrazio – commenta Claudio Galletti, Sindaco di Castiglione d’Orcia – Un progetto molto apprezzato dalla comunità, teso a valorizzare luoghi come il nostro, dove l’acqua sorge, per promuovere la conoscenza della risorsa idrica, la didattica con le scuole, realizzare un luogo d’incontro per sensibilizzare i cittadini all’uso sempre più parsimonioso di questa grande ricchezza e richiamare visitatori interessati. Questo è lo spirito con cui nasce il Museo dell’Acqua a Vivo d’Orcia, nel contesto di un più ampio progetto che sta realizzando AdF: il progetto territoriale delle Vie dell’Acqua”.
“La nascita di questo museo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza – spiega Roberto Renai, presidente di AdF – raggiunto grazie al rapporto di fiducia e sinergia con i Comuni soci, per noi fondamentale. Uno spazio condiviso a disposizione della comunità, di incontro tra generazioni, conoscenza e riflessione, dove progettare insieme il futuro, proteggere il pianeta e riscoprire il legame prezioso tra l’essere umano, l’acqua e la natura. Un luogo per raccontare l’impegno e il lavoro di chi della montagna e dell’acqua ha fatto la propria vita, ma anche di identità e di riconoscibilità per tutti i nostri collaboratori che qui troveranno il valore vero del loro lavoro”.
“Siamo molto soddisfatti per questo risultato storico – afferma Piero Ferrari, amministratore delegato di AdF – che vede la nascita di un museo che è del territorio prima ancora che di AdF. L’obiettivo è far dialogare passato e futuro, con lo sguardo rivolto all’innovazione, e anche far conoscere a tutti la nostra attività come azienda industriale volano di sviluppo per il territorio, con al centro i nostri pilastri quali la sostenibilità, la tutela e l’uso consapevole della risorsa idrica, il rispetto dell’ambiente, il riuso, l’economia circolare, la transizione ecologica ed energetica”.
Fonte: www.fiora.it