Risorsa preziosa e fonte di sopravvivenza per l’intero ecosistema: l’acqua è un bene essenziale da tutelare ed è in quest’ottica che viene gestita dal Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane al servizio di circa 5 milioni di cittadini in oltre 200 comuni, localizzati prevalentemente in Emilia-Romagna, Triveneto e Marche, accompagnandoli lungo il percorso della transizione ecologica, in piena coerenza con i target dell’Agenda 2030 e con le principali politiche nazionali ed europee.
A raccontarcelo - proprio alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua che, come ogni anno, ricorre il 22 marzo - è il Presidente Esecutivo, Tomaso Tommasi di Vignano, da oltre venti anni alla guida del Gruppo Hera.
Presidente, il vostro Piano industriale al 2026 prevede importanti investimenti e progettualità nella filiera reti, con particolare riferimento proprio al ciclo idrico integrato. Quali sono i vostri target principali?
La storia del Gruppo Hera, a partire dalla sua costituzione nel 2002, racconta di un percorso sempre in crescita che l’ha resa tra le più importanti multiutility del panorama nazionale, con una consolidata posizione di leadership nei settori presidiati. Ma i nostri risultati economici vanno di pari passo al nostro impegno nel creare crescente valore per tutti gli stakeholder, a partire dai territori serviti. Il nuovo piano industriale conferma questo impegno, come dimostrato anche dall’importante volume di investimenti stanziati nel quinquennio 2022-2026, oltre 4,1 miliardi di euro, per aumentare la resilienza dei nostri business e accompagnare i territori nel percorso di transizione verso uno sviluppo sempre più sostenibile. Parliamo di un piano di investimenti ambizioso, circa 825 milioni medi all’anno, in aumento rispetto alla precedente pianificazione. E gli oltre 130 milioni di euro di contributi del PNRR, che ci siamo già aggiudicati, rappresenteranno una spinta propulsiva alle nostre progettualità a favore dell’economia circolare, della transizione energetica, della decarbonizzazione e della tutela della risorsa idrica.
Sulle reti, in particolare, abbiamo previsto 2,2 miliardi di investimenti, di cui circa la metà destinata proprio al ciclo idrico integrato. Sono gli obiettivi di una progettualità solida e concreta, ma soprattutto di un approccio che ha sempre voluto trasformare le sfide in opportunità, mettendo in moto competenze, capacità e grande passione.
Cosa fate per rendere il servizio idrico sempre più resiliente?
I tanti progetti previsti nel piano industriale al 2026 disegnano ancora di più una traiettoria coerente con gli obiettivi della transizione ecologica che il Gruppo Hera ha già fissato da qualche anno e che ovviamente riguardano anche e soprattutto la risorsa idrica. Siamo il secondo operatore nazionale nel ciclo idrico integrato: dal prelievo alla potabilizzazione e distribuzione, dai sistemi fognari fino alla depurazione, ci prendiamo cura di questa importante risorsa, collocandoci ai primi posti per la qualità tecnica del nostro servizio idrico, come riconosciuto anche dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Continuiamo a investire sull’innovazione, certi che sia fondamentale per garantire eccellenza e continuità del servizio, e vincere così anche le sfide più attuali come i cambiamenti climatici. Telecontrollo e automazione dei processi, infatti, sono cruciali per assicurare interventi tempestivi e una maggiore resilienza ai sempre più frequenti eventi meteoclimatici estremi. Perché avere una strategia di resilienza nell’idrico significa proprio questo: adeguare strutture e impianti ai cambiamenti climatici, mettendo - per esempio - gli acquedotti in condizione di utilizzare tutta l’acqua a disposizione, interconnettendoli fra loro e rendendoli in grado di garantire l’approvvigionamento idrico anche in situazioni critiche, così come successo negli ultimi anni molto siccitosi. Il tutto sempre mettendo al centro il valore potente della circolarità e della rigenerazione delle risorse.
Anche in tema di risorsa idrica, quindi, per il Gruppo Hera contribuire alle transizioni in essere significa andare sempre più nella direzione di circolarità e sostenibilità?
I fiumi sono in secca, i raccolti a rischio, l’acqua non è infinita: mai come in questo momento è urgente perseguire azioni sostenibili ed efficienti per tutelare al meglio la risorsa idrica. Significa incoraggiare un utilizzo sempre più responsabile dell’acqua, sensibilizzando anche cittadini e aziende verso comportamenti virtuosi, e concentrarsi su tutte le attività che riguardano la sua gestione, dando noi per primi il buon esempio. Oltre a garantire un’acqua del rubinetto di qualità e costantemente controllata, una volta utilizzata, la depuriamo nei nostri impianti e la restituiamo all’ambiente, promuovendone ove possibile il riuso, ad esempio in agricoltura. È quanto avvenuto nel cesenate con il progetto VALUE CE-IN, uno fra i tanti progetti virtuosi che si aggiunge agli importanti protocolli per il riuso delle acque depurate, siglati con la Regione Emilia-Romagna e i consorzi di bonifica.
Investimenti, sostenibilità e rigenerazione della risorsa idrica per il Gruppo Hera sono quindi fondamentali. Quanto incide, inoltre, la riduzione dei consumi e quali responsabilità sono in capo ai cittadini?
Dietro ad un rubinetto aperto e all’acqua che scorre nelle nostre case, c’è il lavoro di una vera e propria filiera ad alta intensità di competenze e di capitale. C’è l’impegno di operai, tecnici e professionisti per garantire il servizio offerto. Ci sono migliaia di impianti, sale di controllo, oltre 3.000 analisi che vengono eseguite ogni giorno, ma prima di tutto c’è la risorsa acqua, di qualità, buona da bere e disponibile a km 0 per i nostri clienti, ai quali spetta un uso virtuoso in ogni gesto quotidiano, tenendo sotto controllo i propri consumi ed evitando gli sprechi. La nostra è una prospettiva orientata al continuo miglioramento e all’efficienza del servizio offerto, imparando dalle migliori esperienze su scala mondiale. Ne sono dimostrazione il percorso intrapreso verso la certificazione Alliance for Water Stewardship (Aws) dell’impianto di potabilizzazione in Val di Setta, lo standard internazionale che guida a un utilizzo responsabile della risorsa idrica, così come l’accordo con l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per l’applicazione dei Water Safety Plans. Numerosi sono gli strumenti che mettiamo gratuitamente a disposizione dei nostri clienti per informarli e sensibilizzarli, dai più tradizionali come l’etichetta dell’acqua in bolletta e il report di sostenibilità “In buone acque” a quelli più interattivi come, ad esempio, il diario dei consumi, uno strumento intuitivo per valutare i propri consumi di acqua e potersi così migliorare, fino all’app Acquologo. Senza dimenticare i progetti di educazione ambientale e divulgazione scientifica che tutti gli anni coinvolgono circa 100.000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado con attività gratuite e innovative per farli riflettere sull’importanza della tutela delle risorse. Adeguatamente informate e coinvolte, le persone cambiano approccio e i loro comportamenti sono fondamentali. Stiamo lavorando per il presente ma soprattutto per il futuro: abbiamo il dovere di restituire alle giovani generazioni un Pianeta sano e lontano dagli sprechi.
Ha guidato il Gruppo Hera dal 2002 sempre con sguardo lungimirante e proiettato al futuro. Pur essendo diventata una delle maggiori multiutility nazionali, l’azienda è rimasta fortemente radicata sui territori e ha fatto della creazione di valore per i propri stakeholder un fiore all’occhiello, su questo le chiediamo un’ultima riflessione.
Gestiamo servizi essenziali per i cittadini quindi il radicamento territoriale e la creazione di valore sono imprescindibili. Tanto che nel 2021 abbiamo introdotto anche nel nostro Statuto Sociale, tra le prime aziende in Italia, il concetto di “Scopo” con focus sulla creazione di valore condiviso. In particolare, è stato esplicitato il corporate purpose, ovvero gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere nello svolgimento dell’attività di impresa, e ribadire così il nostro impegno per la sostenibilità, che ci caratterizza fin dalla nascita. Il nostro purpose rafforza ulteriormente il nostro impegno nella transizione energetica e nell’economia circolare, attraverso l’innovazione e la digitalizzazione, nonché nella promozione dell’equità sociale. Posso dire con convinzione che lo realizziamo ogni giorno nei territori in cui operiamo, garantendo stabilità e ricadute positive. Innovazione, qualità dei servizi, investimenti sullo sviluppo e benessere delle persone, salvaguardia dell’ambiente e un approccio fatto di vicinanza alle comunità servite: è questo che mi ha accompagnato negli oltre vent’anni alla guida del Gruppo Hera. E sono certo che con perseveranza e sguardo avanti, la multiutility continuerà su questa strada e saprà affrontare e vincere le sfide future.
Fonte: rienergia.staffettaonline.com