Padova
La previsione di crescita del “metering as a service” è molto positiva per MeterLinq che già fa smart gas metering in outsourcing, ma va sottolineato che è non è uno “strumento” ma un “processo” complesso
Previsioni sul mercato dei contatori intelligenti del gas
Nella recente ricerca di Frost & Sullivan sul mercato degli Smart Gas Meters, vengo fatte tre previsioni. Le prime due abbastanza scontate, mentre l’ultima a nostro avviso andrebbe precisata meglio.
La prima previsione è che “la volontà dei governi rimarrà il driver principale per la diffusione dei contatori intelligenti. Senza obblighi a livello nazionale, nel gas i contatori intelligenti verranno introdotti solo per i clienti industriali e commerciali con un consumo annuo di oltre 1.500.000 kWh”.
La seconda è che nel mercato dei contatori del gas intelligenti “l’innovazione tecnologica è limitata; di conseguenza, gli smart meter stanno rapidamente diventando una commodity” (bene di consumo) mettendo sotto pressione i produttori “più cari” (premium), tanto più che i produttori di contatori cinesi stanno iniziando a muoversi in modo aggressivo sul mercato internazionale.
Infine, secondo Frost & Sullivan, “Il mercato del “metering come servizio” e le soluzioni di energy management cresceranno, poiché i produttori di contatori stanno cercando la maniera di sfruttare la propria esperienza e di attrarre investimenti dalle Utility che non hanno le risorse finanziarie per implementare un rollout con investimenti propri” (in pratica fornendo i contatori come servizio invece che vendendoli come bene di investimento strumentale).
La previsione di crescita del “metering as a service” – molto positiva per noi che già facciamo gas smart metering in outsourcing – risulta però da precisare meglio perchè, come detto, lo smart meter non è uno “strumento” ma un sistema o, meglio ancora, un “processo”. Quindi, per i produttori di smart meter, questa previsione rappresenta senz’altro un’opportunità, ma probabilmente da cogliere “insieme a…”.
Fare smart metering, in outsourcing o meno, è infatti molto complesso e richiede competenze molto diversificate – progettazione e gestione di reti di telecomunicazione, cybersecurity, analisi e gestione di big data, e altre – che non rientrano di norma tra quelle “tradizionali” dei produttori di smart meter.
La soluzione è nella collaborazione tra attori specializzati
Per questo, nella nostra esperienza di operatore di rete Industrial IoT specializzato in applicazioni di smart metering, la soluzione più efficace (per quanto impegnativa su altri fronti) è la collaborazione all’interno della filiera tra attori specializzati e innovativi, come avremo modo di approfondire all’evento del 15 marzo a Bologna “Smart Metering e Distribuzione 4.0” e sul blog di MeterLinq.
Fonte: www.meterlinq.comPadova