Lo Studio “Italia e dipendenza energetica: diversificare le fonti e investire sulle rinnovabili per un futuro meno vincolato e più decarbonizzato”, presentato oggi a Milano nel corso del Workshop dell’Osservatorio Utilities Agici – Accenture, delinea i possibili scenari per accelerare la trasformazione energetica del nostro Paese e raggiungere l’indipendenza dal gas.
Lo studio si articola su due scenari in grado di anticipare gli obiettivi fissati al 2030 sulla decarbonizzazione, costruiti simulando un mix di interventi fondati su 4 leve principali: l’accelerazione sull’installazione di rinnovabili, l’incremento della produzione di biometano, l’aumento dell’efficienza energetica e la diversificazione delle importazioni di gas.
A. Scenario «green acceleration»: prevede un elevato focus sugli interventi che consentono una riduzione della domanda di gas naturale, attraverso una forte accelerazione sulle rinnovabili (nei prossimi 3 anni - 20 Gw/anno), target aggressivi per la produzione di biometano (8 bmc al 2030) e mantenimento di un elevato tasso di interventi di efficienza energetica (fino a 1,5% di tasso annuo).
B. Scenario «progressive growth»: basato sull’utilizzo di leve analoghe, ma con un tasso di crescita più progressivo. In particolare, lo sviluppo delle rinnovabili procede con un’accelerazione più moderata (da 2 a 15 Gw/anno nel periodo 2022-2030), il target di produzione del biometano è più limitato (3 bmc) e il tasso di interventi di efficienza energetica arriva fino all’1%.
Claudio Arcudi, Responsabile Energy & Utility di Accenture Italia dichiara: "Il nuovo contesto internazionale richiede di accelerare su decarbonizzazione e indipendenza energetica. Lo scenario che prevede un forte incremento delle energie rinnovabili e del biofuel è una grande opportunità per la competitività del nostro sistema Paese. Le aziende utilities ed energia devono creare un ecosistema virtuoso attorno alle rinnovabili onshore e offshore, in particolare eolico e fotovoltaico. Gli investimenti devono essere parte di un approccio sistemico alla decarbonizzazione che oggi è possibile grazie alla digitalizzazione. L’internet delle cose, l’intelligenza artificiale ed i big data saranno i fattori critici di successo di questo nuovo sistema energetico. Accenture è un attore ecosistemico per l’attuazione della transizione energetica. Mette a disposizione delle organizzazioni competenze, asset, esperienza di mercato e la possibilità di attingere dalle principali esperienze estere”.
Marco Carta, Amministratore Delegato di Agici, aggiunge: “La trasformazione del mercato energetico globale impone grandi sfide a tutto il Sistema-Paese. L’Italia, per troppo tempo paralizzata da veti incrociati, deve tornare rapidamente a investire in infrastrutture per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione. Le Istituzioni nazionali e locali hanno il compito di dare impulso a questa trasformazione con fermezza e lungimiranza. L’obiettivo è cambiare radicalmente l’approccio, passando finalmente da una politica del Non Fare a una del Fare”.
Sebbene entrambi gli scenari propongano soluzioni in grado di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, l’attuazione del primo scenario non solo garantirebbe in minor tempo maggiori risultati, ma permetterebbe una minor produzione e utilizzo del carbone concedendo una rete di connessioni ulteriori e vantaggiose per tutti.
Commenta Sandro Bacan - Accenture Innovation Lead: “Il processo di trasformazione verso l’indipendenza energetica dell’Italia delineato nel nostro studio può rappresentare un’opportunità per il Paese per accelerare la transizione energetica. Gli elementi abilitanti necessari per questa trasformazione sono di natura normativa, commerciale e di innovazione tecnologica. Con riferimento, in particolare, agli aspetti tecnologici, è fondamentale che il percorso di accelerazione verso le rinnovabili sia accompagnato da un adeguamento delle infrastrutture di rete, facendo leva sui dati per ottimizzare gli investimenti e l’accuratezza delle previsioni sulla producibilità degli impianti, in modo da massimizzare l’utilizzo delle rinnovabili”.
Rispetto allo studio presentato, Accenture suggerisce di traguardare lo scenario “Green Acceleration”, che può condurre ad una riduzione cumulata della domanda di gas di 190 bcm nel periodo 2022-2030, garantendo una riduzione cumulata netta di CO2 di 68 Mt. Tale approccio consente il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione in anticipo rispetto al 2030.
L’accelerazione sulle rinnovabili, insieme alle altre leve, consente il raggiungimento dell’indipendenza dal gas russo entro il 2023, minimizzando la produzione termoelettrica a carbone e non richiedendo necessariamente il ricorso a nuove infrastrutture di rigassificazione e all’ampliamento della capacità dei gasdotti esistenti.
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