Sopralluogo al cantiere del futuro biodigestore anaerobico di Montespertoli per il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora all’ambiente Monia Monni. Accompagnati dal sindaco di Montespertoli e dai vertici di Alia presidente ed assessora hanno visitato l’ex discarica di Casa Sartori, dove oggi si trova un impianto di compostaggio e sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo digestore anaerobico per la produzione di biogas.
Soddisfatto il presidente Eugenio Giani, che ha definito Casa Sartori “Un impianto perfettamente inserito nell’ambiente circostante grazie al lavoro svolto dal Comune e da Alia, con grande cura e attenzione all’innovazione tecnologica”. Il presidente ha inoltre precisato che “Il biodigestore che sarà avviato entro fine anno consentirà non solo lo smaltimento dei rifiuti organici frutto della raccolta differenziata, ma la produzione di biometano, più che mai prezioso in questo momento storico”. “Impianti come questo – ha infine aggiunto - danno senso alla raccolta differenziata che quotidianamente facciamo nelle nostre case, mostrando come il recupero degli scarti possa portare nuovi valori all’interno di un percorso di economia circolare. Questo impianto è motivo di orgoglio perchè, una volta terminato, renderà possibile il trattamento e il riutilizzo di tutti i rifiuti organici dell’Ato Toscana Centro. Procedendo con la realizzazione di impianti di recupero mirati settore per settore sarà sempre meno necessario lo smaltimento tramite inceneritori, è la via virtuosa della transizione ecologica sulla quale la Toscana sta procedendo”.
“Questo impianto – ha spiegato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – sarà in grado di produrre 12 milioni di metri cubi di gas biologico derivato dal trattamento dei rifiuti organici entro la fine del 2023. E’ una risposta alla necessità di economia circolare di tutta la regione perché la Toscana oggi esporta 160.000 tonnellate di rifiuto organico ,e questo è l'unico tipo di rifiuto che esportiamo fuori regione, mentre nel prossimo futuro, grazie a Casa Sartori e ad un impianto analogo nel Comune di Peccioli, diventeremo autosufficienti anche su questo fronte, e lo faremo nella maniera più sostenibile possibile: trasformando i nostri scarti verdi in compost, riutilizzabile come fertilizzante dalle aziende, e in metano, quanto mai importante in un momento di crisi energetica”.
Soddisfazione per il procedere dei lavori anche da parte dell’amministrazione comunale di Montespertoli e dell’azienda Alia. “Questo impianto dimostra che gli impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti possono essere inseriti anche in un contesto paesaggisticamente di pregio come quello di Montespertoli, caratterizzato da vigneti ed oliveti – ha detto il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnai – Qui nascerà un impianto che aiuterà l’Ato Toscana centro a chiudere il cerchio dell’economia circolare, in modo perfettamente compatibile con le esigenze del territorio”.
“L’impianto ci Casa Sartori sarà pronto per settembre – ha confermato il presidente di Alia Nicola Ciolini - e darà una risposta definitiva alla gestione dell’organico nel bacino di Alia: ci permetterà di non portare più un kg di organico fuori dalla Toscana e al contempo produrrà 12 milioni di metri cubi di gas metano. Questo è un esempio di circolarità vera, che dà la possibilità a noi ed ai cittadini toscani di trarre vantaggi da una corretta gestione di nostri rifiuti”.
L’impianto
Nel polo impiantistico di “Casa Sartori” di Alia Servizi Ambientali SpA sono in corso di realizzazione 4 biodigestori anaerobici per trasformare la frazione organica dei rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate in biometano - oltre che in compost –, garantendo ad Alia ed alla Toscana l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici urbani, integrandosi in un polo che si sostiene con energia autoprodotta e pannelli fotovoltaici (4.200.000 kWh).
Il cantiere, avviato a fine febbraio, con un investimento di oltre 55 milioni di euro, riguarda la realizzazione di un nuovo edificio adibito alla ricezione ed al pretrattamento dei rifiuti organici, i 4 biodigestori, una sezione di trattamento del biogas prodotto ed upgrading a biometano, un locale per il trattamento del digestato in uscita, una nuova palazzina servizi, oltre alle infrastrutture accessorie ed al revamping delle sezioni di compostaggio esistenti.
La realizzazione delle nuove sezioni procede nel rispetto dei tempi imposti: sono, ad oggi, già concluse gran parte delle opere civili ed in corso i montaggi delle parti elettromeccaniche delle nuove sezioni impiantistiche, con il superamento del 70% delle opere computate. Nonostante le difficoltà di approvvigionamento dei materiali, il cantiere dunque procede nella piena rispondenza delle tempistiche stabilite da cronoprogramma, così da poter avviare l'impianto a fine 2023 e collaudarlo nel corso del primo semestre 2024.
L’impianto di compostaggio attuale tratta, annualmente, circa 75.000 tonnellate di forsu (frazione organica di rifiuti raccolti in maniera differenziata) e 15.000 tonnellate di rifiuti verdi (quali sfalci, potature, residui da manutenzione del verde), producendo oltre 22.000 tonnellate di ammendanti da utilizzare in agricoltura e florovivaismo.
A regime, attraverso il processo biologico naturale di digestione anaerobica, ogni anno sarà possibile trattare complessivamente sino a 160.000 tonnellate di rifiuti (145.000 di rifiuti organici e 15.000 di verde), producendo oltre 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di ammendante.
Il biocarburante pulito e rinnovabile potrà essere utilizzato direttamente per autotrazione od immesso nella rete nazionale.