Nuovo PNIEC: la UE chiede obbiettivi di riduzione delle emissioni di metano

11 gen 2023
Per l’Italia già disponibili gli obbiettivi condivisi da ambientalisti e stakeholder del settore con le proposte del tavolo di lavoro per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas.

Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata la comunicazione della Commissione UE (qui il documento) con le indicazioni per l’aggiornamento dei piani nazionali energia e clima per il quale anche l’Italia dovrà elaborare una prima proposta entro il 30 giugno 2023 e inviarla a Bruxelles. Tra le principali novità quella di definire obbiettivi e traguardi per la riduzione delle emissioni di metano, tema al quale la comunicazione dedica un intero paragrafo. 

 

Secondo gli Amici della Terra l’Italia può ricoprire un ruolo di primo piano in questo ambito grazie anche al lavoro di avanguardia condotto dal tavolo di lavoro per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale promosso in collaborazione con Environmental Defense Fund Europe (EDFE) e che ha coinvolto le principali associazioni e imprese del settore negli scorsi due anni.

 

Il principale risultato del tavolo è il documento di indirizzi per unaStrategia italiana di riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale il cui aggiornamento per il 2022 è stato presentato in un evento dedicato lo scorso 21 dicembre presso la Camera dei Deputati

 

Link al documento: https://bit.ly/3WtV3A6 

 

La strategia condivisa da ambientalisti e imprese fissa un obiettivo di diminuzione delle emissioni in linea con quello previsto dal Global Methane Pledge (riduzione del 30% nel 2030 rispetto al 2020). Già nel 2020 queste emissioni hanno fatto registrare una riduzione del 62,7% rispetto al livello del 1990. Il documento prevede anche obiettivi quantitativi specifici per quanto riguarda i segmenti dell’upstream, del trasporto e della distribuzione. Conseguirli obiettivo consentirebbe all’Italia di raggiungere una riduzione di 1 milione e 700mila tonnellate annue di CO2 equivalenti all’anno. 

 

Il documento valorizza anche il recente rapporto sulle emissioni di metano di ISPRA. Un documento che inquadra il ruolo delle imprese, la valorizzazione delle buone pratiche già messe in campo in Italia e prevede una specifica governance per la sua attuazione.

 

Monica Tommasi, presidente degli Amici della Terra commenta: “Il prodotto del tavolo di lavoro offre un contributo al governo per adottare nel PNIEC gli obbiettivi di riduzione delle emissioni di metano, come previsto anche dagli impegni assunti dall’Italia nell’ambito del GMP durante la COP 27. L’Italia ha aderito anche alla “joint declaration from Importers and Exporter” promossa dai paesi che pragmaticamente si prefiggono di ridurre le emissioni climalteranti legate all’uso dei combustibili fossili e, in particolare, del gas naturale lungo le catene di approvvigionamento. L’iniziativa è tanto più opportuna nella fase in cui i paesi forti importatori, come quelli UE, stanno limitando le importazioni dalla Russia e inaugurano nuove vie di approvvigionamento". 

 

Tommasi conclude: “Per il nuovo PNIEC dovranno essere individuati obbiettivi anche per gli altri settori emissivi di maggior rilievo, agricoltura e rifiuti. Per quanto riguarda i rifiuti l’associazione ha già evidenziato in un studio del 2021 che l’eccessivo ricorso alle discariche ha aumentato in modo significativo le emissioni di gas climalteranti, circa il 3% di tutte le emissioni prodotte in Italia ogni anno”.

 

I contenuti del documento sono stati aggiornati e condivisi da un numero crescente di soggetti che hanno aderito a questa iniziativa: Amici della Terra Onlus, PROXIGAS, Eni S.p.A., Environmental Defense Fund Europe, AIGET, Studio Parola Angelini, Assogas, Edison, INRETE Distribuzione Energia S.p.A, Italgas S.p.A., Picarro Inc., Pietro Fiorentini S.p.A, Snam S.p.A., Unareti S.p.A.. Hanno, inoltre, partecipato e collaborato ai lavori del Tavolo ARERA, Comitato Italiano Gas (CIG), Florence School of Regulation (FSR), ISPRA e UNEP-OGMP 2.0.

 

Fonte: www.amicidellaterra.it