Nel 2021 in calo le richieste delle PP.AA. per progetti e servizi tecnici in BIM (9% del totale delle gare). Sono 360 i mln. di servizi tecnici chiesti in BIM su 2,1 mld. totali messi in gara (16,9% del totale). Più premiate in fase di offerta le competenze BIM certificate; in aumento i capitolati informativi. I costi dei software, in media, rappresentano il 4,5% del costo del personale e l’1,49% del fatturato
Scicolone: “Opere di qualità, da manutenere con efficienza, presuppongono l’utilizzo di una spinta digitalizzazione dei processi; evitare passi indietro, soprattutto in ottica Pnrr”
È quanto sottolinea l’Associazione delle società di ingegneria e architettura, aderente a Confindustria, a commento della presentazione dei dati del quinto Rapporto OICE sulle gare pubbliche BIM 2021 e sulla digitalizzazione del settore, presentato oggi in un evento on line cui hanno partecipato il Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Massimo Sessa, il Responsabile Task force Pnrr del Mims, Davide Ciferri, Pietro Baratono e Andrea Ferrante del Consiglio superiore dei lavori pubblici e Fabrizio Ranucci di Italferr.
Il monito dell’OICE nasce dalla constatazione che dopo la crescita del 2020 (+17,2% sul 2019), lo scorso anno si è assistito ad un calo del 4,6% sul totale del numero delle gare dell’anno precedente. Nel 2021 sono stati pubblicati 534 bandi BIM; in valore si tratta di 360 milioni di euro, rispetto al totale di 2.133 milioni di tutto il mercato dei servizi di ingegneria e architettura (il 16,9% del totale). Una nota positiva è rappresentata dall’aumento del numero di capitolati informativi allegati ai disciplinari di gara: nel 2021 sono stati 111, pari al 20,8% del totale delle gare BIM, mentre erano stati 94 nel 2020, pari al 16,8% delle gare pubblicate. Interessante anche il frequente richiamo negli atti di gara a figure quali i BIM Manager e i BIM Specialist, anche competenze certificate.
Sempre alta la premialità delle offerte BIM: 5,7% punti in media quando è relativa alla “professionalità” e quindi alle referenze citate dall’offerente per la valutazione qualitativa, e 8,2% punti quando afferente alla “metodologia” del servizio offerto.
Per il Presidente OICE, Gabriele Scicolone: “la scelta che è stata fatta con il decreto 77/2021, di rendere sostanzialmente facoltativo il ricorso alla progettazione BIM che diventa solo elemento premiale, a nostro avviso risulta poco lungimirante anche perché nel PNRR si parla diffusamente di digitalizzazione e si destinano importanti risorse a questo tema fondamentale, che nel nostro settore è realtà da decenni. Comprendiamo bene che le scadenze del PNRR siano molto stringenti, ma allentare le indicazioni date negli anni scorsi significa due cose: da un lato dare un segnale in controtendenza rispetto alla necessità di modernizzazione e rinnovamento delle strutture tecniche delle amministrazioni e dall’altro rinunciare a processi virtuosi dal punto di vista qualitativo non solo per la progettazione e l’esecuzione degli interventi, ma soprattutto per la gestione degli interventi, fase nella quale il Bim dispiega un’importanza forse anche maggiore rispetto alle precedenti.”
Per Francesca Federzoni, Consigliere OICE il punto è anche un altro: “le nostre strutture hanno molto investito, sulla scia di quanto già fatto negli anni precedenti, per rispondere alle richieste dei clienti pubblici e privati, e hanno intravisto nella modellazione elettronica anche un sistema per riorganizzare in chiave di efficienza ed efficacia la proprie strutture. Noi continueremo su questa strada anche se sta emergendo un problema rilevante di aumento dei costi che dovremo imparare a gestire in altro modo”.
Per Antonio Vettese, Presidente di Oice Academy, “la digitalizzazione dei processi di Committenza, di progettazione, di costruzione e di manutenzione e gestione connessi con il ciclo di vita di un ‘opera, ormai molto avanzato nelle sue componenti tecnologiche, si avvale di ulteriori stimoli di crescita con le Linee guida per la redazione dei progetti di fattibilità tecnico-economica. L’information management ed il Project Management si saldano appieno e generano sinergia, almeno nelle aspettative, per conseguire i vantaggi gestionali attesi, in termini di efficacia e di efficienza nella conduzione dei progetti. Questo avviene con lo sviluppo di informazioni esaustive rispetto ai dati di progetto emessi dalla Committenza, con le definizioni derivate negli sviluppi successivi, con l’attività di programmazione di controllo e di reporting. Da qui l’opportunità di declinare le linee guida attraverso processi formativi che, con esempi applicativi ed opportuni template di guida, possano contribuire ad una loro immediata applicazione in un ambiente che, per aver trascurato, forse troppo, la crescita di sistemi gestionali di progetto efficaci, potrebbe trovarsi in possibile difficoltà nella loro interpretazione e fruizione nei tempi strettissimi del PNRR. Su questi temi Oice Academy integrerà la propria offerta formativa dei prossimi mesi, inserendo, nei corsi di Project e di Information Management già programmati a partire da giugno, considerazioni e suggerimenti su come sviluppare i passaggi più significativi delle linee guida”.