La depurazione biologica dei reflui civili ed industriali, comporta la produzione finale di sostanze solide dette “fanghi di supero”, costituiti in gran parte da composti organici (residui solidi, biomassa) ed inerti (sabbie, sali, metalli). Detti fanghi, ispessiti e disidratati per ridurne la frazione acquosa, venivano diffusamente smaltiti mediante la pratica dello “spandimento in agricoltura”, diretto o
previo “compostaggio”, eccezion fatta per quelli pericolosi, già avviati ad “incenerimento” oppure a “discarica controllata”.
Si aggiunge oggi, per il loro smaltimento definitivo, la tecnica SCWO Super Critical Water Oxidation, ovvero la “soluzione finale” al problema dello smaltimento dei fanghi che sono così completamente distrutti e mineralizzati.
Dal sistema di ossidazione ad umido ad ossigeno puro...
Fin dai primi anni ’80, SIAD si è impegnata a ricercare nuovi processi di trattamento reflui e fanghi mediante sistemi ad ossigeno puro, ozono e tecnologie di ossidazione avanzata. Sono stati realizzati impianti pilota ed alcuni prototipi semi industriali di wet oxidation, per trattare reflui difficili in condizioni subcritiche con temperatura di processo prossima a 300°C e pressioni di 12 MPa. Lo sfruttamento delle proprietà ossidanti dell’ossigeno e dei reattori tubolari, realizzati da SIAD in materiali pregiati, consentì di raggiungere elevate prestazioni di ossidazione e basse emissioni in atmosfera. L’impianto di trattamento reflui speciali di wet oxidation ad ossigeno puro, voleva essere una risposta al problema dei reflui industriali anche tossico nocivi ad elevato carico organico (25g/l
100 g/l) e per portate rilevanti (Q> 3 m3/h) è possibile produrre energia sotto forma di vapore e/o energia elettrica;
• il refluo in uscita dall’impianto presenta valori di COD compatibili con i limiti di legge per lo scarico in acque superficiali,
• il gas in uscita dal separatore gas/liquido, è prevalentemente costituito da CO2 N2 ed O2 residuo: è immesso in atmosfera o assorbito nelle eventuali vasche di depurazione biologica se presenti.
A chi si rivolge questa tecnica?
Le industrie chimico/farmaceutiche e petrolchimiche;
i grandi impianti municipali di depurazione delle acque reflue urbane;
le società di smaltimento “conto terzi” con piattaforme di trattamento reflui speciali/ospedalieri;
il settore della produzione di carta e cartone per l’ossidazione dei fanghi primari e produzione di vapore ed energia elettrica;
le aziende alimentari per lo smaltimento di concentrati organici e/o brodi di fermentazione; l’industria elettronica e aerospaziale.
Aqua Reci® e il recupero dei catalizzatori esausti
Il processo Aqua Reci® rappresenta una variante del processo Aqua Critox® quando, oltre alla distruzione dei fanghi, si vogliono recuperare i materiali inorganici contenuti nei fanghi quali il fosforo e i coagulanti in genere e soprattutto i metalli preziosi costituenti i catalizzatori esausti. Lo sviluppo di detto processo è stato condotto dalla Chematur Engeneering in cooperazione con la Società Feralco e sfrutta la possibilità della tecnologia SCWO di “gassificare” rapidamente e completamente le sostanze organiche presenti nei fanghi e o reflui industriali. Una volta ottenuta la distruzione dei materiali carboniosi i residui inorganici sono facilmente separati per gravità, quindi filtrati e recuperati.
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