SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS A SANNAZZARO de’ BURGONDI (PV)

13 lug 2020
Mezzo secolo di tecnologia con Procogi

L’Amministrazione Comunale desiderando offrire alla comunità il servizio di distribuzione del gas, per l’impossibilità di essere allacciata alla rete nazionale dei metanodotti, conferì la concessione del servizio alla società Industria Gas Butano (IGB), partecipata dal gruppo Marcevaggi (trasporto prodotti chimici) e dalla società Officine Gas Butano (OGB).

La società IGB propose la distribuzione di una miscela GPL/aria, con PCS di 12.000 kcal/nm3 con pressione di 140÷175 mbar, miscela intercambiabile al metano, per l’eventuale futura distribuzione di metano.

La società IGB realizzò la centrale di produzione gas e la rete di distribuzione.

La centrale eretta in area periferica ed agricola era essenzialmente costituita da:

  • deposito GPL della capacità geometrica di m3 100, in 2 serbatoi f.t., rifornito con autocisterne;
  • impianto di vaporizzazione GPL con riduzione/regolazione della pressione;
  • impianto di miscelazione GPL/aria, con due miscelatori ad aria aspirata (iniettori) della portata totale di 750 nm3/h 175 mbar;
  • calorimetro per la registrazione continua del PCS del gas erogato;
  • centrale termica ad acqua calda;
  • impianto antincendio ad acqua.

La rete di distribuzione cittadina fu realizzata in tubo d’acciaio, le prese di derivazione erano corredate di giunto isolante a cannocchiale della OGB e riduttore di pressione d’utenza con blocco per minima pressione OGB (forse il primo costruito in Italia di questa tipologia, e successivamente sostituiti in ottemperanza alle normative via via promulgate).

Nel dicembre 1968 iniziava l’erogazione del gas nella rete distribuzione cittadina.

Successivamente la società IGB ottenne anche la concessione di distribuzione del gas dall’Amministrazione del confinante comune di Scaldasole, che allacciò alla rete di Sannazzaro de’ Burgondi.

Nel 1984 l’Amministrazione Comunale di Sannazzaro de’ Burgondi rilevava dalla società IGB il servizio di distribuzione del gas ed avviava un’indagine per la ricerca di una fonte di approvvigionamento del gas combustibile più economica, individuata nel gas incondensabile, prodotto e poi fornito dalla locale raffineria del Po.

A seguito di uno studio e verifiche sugli apparecchi utilizzatori, risultò idonea la distribuzione una miscela di gas incondensabili/aria di 12.000 kcal/sm3, intercambiabile alla miscela GPL/aria fino allora distribuita.

Da una ricerca di mercato, l’Amministrazione Comunale individuò nell’impresa Procogi le competenze e ne affidò la realizzazione dell’impianto di miscelazione gas incondensabili/aria.

L’impianto di miscelazione gas incondensabili/aria della potenzialità di 1.500 sm3/h con pressione costante di erogazione di 200 mbar e con PCS 12.000 kcal/sm3, (gas della 2a famiglia indice Wobbe 39,1÷54,7 MJ/sm3 riferito al PCS) composto da:

  • gasdotto per l’approvvigionamento del gas incondensabile di 4a specie, realizzato dalla raffineria del Po (foto1);
  • gruppo di preriscaldamento e decompressione del gas incondensabile (foto 2);
  • batteria di 4 miscelatori ad aria aspirata (iniettori) a portata fissa, con portata a scalare (foto 2);
  • gazometrino a guardia idraulica (foto 3) accoppiato al programmatore meccanico (foto 4) per l’azionamento dei miscelatori (ad aria aspirata, iniettori) ed adeguare la produzione al fabbisogno richiesto dall’utenza;
  • gruppo di misura della miscela;
  • gruppo di odorizzazione a lambimento.

Il 6 dicembre 1985 nella rete di distribuzione veniva immesso la miscela gas incondensabile/aria.

L’impianto di miscelazione GPL/aria venne mantenuto in esercizio in stand-by, per fronteggiare l’eventuale blocco nella fornitura del gas incondensabile da parte della raffineria del Po, per disservizi o fermate.

 

L’impianto preesistente di vaporizzazione feed-out e decompressione del GPL della portata di ~ 800 kg/h su una sola linea, venne successivamente sostituito con un impianto in doppia linea (una in servizio e l’altra di riserva in stand-by ) con vaporizzazione feed-back, decompressione e misura del GPL da 1.500 kg/h.

Per evitare che frazioni di gas condensato presenti nel gas di raffineria vengano immesse negli impianti di miscelazione generando anomalie nel loro funzionamento e alterazioni del PCS, la raffineria del Po installò un serbatoio verticale di raccolta condense a gestione manuale.

Nel 1991 per fronteggiare la maggiore richiesta dell’utenza, vennero potenziati gli impianti di miscelazione ad aria aspirata per una produzione di 2.600 sm3/h di miscela.

  • Il preesistente impianto di produzione miscela GPL/aria, sostituito con un nuovo impianto composto da una batteria di 5 miscelatori (foto 5), con portate a scalare ed azionati da programmatore pneumatico (foto 6) (inserimento o disinserimento) per adeguare la produzione al fabbisogno richiesto dall’utenza, con pressione d’erogazione di 425÷400 mbar.
  • Incremento della produzione della miscela gas incondensabile/aria con pressione d’erogazione di 500÷475 mbar. L’intervento fu realizzato con l’inserimento di un altro miscelatore e il gazometrino a guardia idraulica accoppiato al programmatore meccanico venne sostituito con un programmatore pneumatico (foto 7) per il governo dei miscelatori.

Nel 2003 il deposito GPL venne ristrutturato adeguandolo alla vigente normativa:

  • installazione di serbatoio 100 m3 tumulato di stoccaggio gpl e messa fuori servizio degli esistenti da 50 m3;
  • sostituzione del gruppo di travaso gpl con bracci metallici di scarico/carico;
  • formazione di nuova centrale termica ad acqua calda da 447 kW;
  • formazione di nuovo impianto antincendio ad acqua, con riserva idrica da 200 m3;
  • installazione di gruppo aria compressa di azionamento valvole di linea.

Nel 2011/13 la produzione di gas da erogare in rete, venne incrementata con l’installazione di un impianto di miscelazione ad aria soffiata (foto 8) della potenzialità di 3.800 sm3/h con pressione di erogazione di 500 mbar, per fronteggiare il maggior fabbisogno richiesto dall’utenza nel periodo invernale. Impianto funzionantedi giorno (maggior richiesta), mentre di notte (minor richiesta) funzionano gli impianti ad aria aspirata, conintervento programmato in automatico. L’impianto composto da tre linee di regolazione della portata, una peril gas incondensabile, una per il GPL ed una per l’aria. L’aria fornita da un compressore a lobi vienemiscelata con il gas incondensabile (ora denominato fuel gas) o con gpl, nel rapporto gas/aria per ottenereil PCS della miscela al valore di 12.000 kcal/sm3 impostato. In mancanza del fuel gas il sistema scambiaautomaticamente la miscelazione dell’aria con il GPL. Il sistema viene governato dal controllore elettronico dicomando, allarmi e blocchi.

L’impianto di vaporizzazione venne potenziato ed adeguato alle nuove condizioni d’esercizio.

Venne eliminato il serbatoio verticale di raccolta condense a gestione manuale e sostituito con serbatoioorizzontale (foto 9). La presenza di condense nel serbatoio, previo allarme né arresta la fornitura del fuel gase automaticamente si attiva l’impianto di miscelazione GPL/aria, per la continuità dell’erogazione nella retecittadina. Il prodotto condensato viene successivamente recuperato ed inviato nel serbatoio GPL.

Gli impianti di miscelazione ad aria aspirata installati, sono automatici con comandi pneumatici che utilizzano

lo stesso gas (fuel gas o GPL) e pertanto autonomi.

Questa centrale di produzione del gas, per la tipologia del gas distribuito e dell’impiantistica è particolare ed unica in Italia.

Dal 1985 tutti gli interventi di potenziamento, di adeguamento alle normative e di miglioria sono stati realizzati dall’impresa Procogi, come anche la relativa manutenzione ed attualmente la gestione tecnica. Le apparecchiature di miscelazione, di comando sono di progettazione (proprio know-how) e costruzione dell’impresa Procogi.