Speciale Ecomondo: Giotto Water e la sua proposta di economia circolare

08 nov 2022
Le soluzioni per il recupero energetico attraverso la depurazione delle acque

Il futuro della Green Economy, la transizione ecologica, la sostenibilità ambientale, l’economia del mare e delle foreste, lo sviluppo dell’economia circolare e rigenerativa, il turismo e la mobilità sostenibile, l’economia circolare e le energie rinnovabili, ma anche il tema centrale delle nuove competenze green nella transizione verde. Dall’8 all’11 novembre 2022 torna anche quest’anno, in presenza, alla Fiera di Rimini, la 25^ edizione di Ecomondo, abbinata a Key Energy, le due manifestazioni dedicate rispettivamente all’economia circolare e alle energie rinnovabili. Una fiera internazionale con un format innovativo che unisce tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile.

Tra i partecipanti, anche Giotto Water, società che opera in tutto il mondo, da oltre 40 anni, nel campo della depurazione, con ampio portfolio prodotti di tecnologie innovative e soluzioni per il trattamento delle acque primarie e reflue, sia civili che industriali, nonché dei fanghi di depurazione. Con l'obiettivo di migliorare i processi depurativi e di ottimizzare gli impianti, trattando l’acqua per consentirne il riutilizzo, riducendo la produzione di fanghi, proponendo soluzioni per il recupero energetico e la valorizzazione degli stessi, Giotto porta nel contesto di Ecomondo la sua proposta di “economia circolare” e di “sostenibilità ambientale”. Mission e asse portante della sua attività: recuperare per produrre energia, attraverso il miglioramento continuo dei processi depurativi. “Giotto si propone come partner tecnologico per tutte le necessità dei clienti nel settore della depurazione acque e trattamento fanghi. Il nostro supporto per migliorare i processi di depurazione consente ai clienti di ottimizzare il loro impianto, trattando le acque per il riutilizzo, minimizzando la produzione di fanghi, proponendo soluzioni per il loro recupero energetico” ha dichiarato Enzo Bina, Direttore Generale, che con Marco Braschi è a capo di Giotto Water. “Stiamo investendo sempre più in tecniche innovative nell’ambito del progetto ‘Smart plant’: un impianto intelligente deve infatti permettere di depurare i reflui per convertirli in acqua di processo e irrigua, recuperare fanghi per generare energia e riutilizzare materiali di scarto quali materie prime seconde. Il depuratore non deve essere più percepito come punto inquinante, ma come generatore di risorse rinnovabili”. In tale ottica di economia circolare, Giotto Water, oltre a tecnologie proprie, in collaborazione con il partner olandese Cirtec, propone la tecnologia Cellvation per recuperare la cellulosa dagli impianti di depurazione, partendo da acque di scarico grezze. Si tratta di un’integrazione innovativa di diverse fasi tecnologiche in grado di valorizzare la depurazione e recuperare cellulosa commerciabile. Con il processo Cellvation è possibile produrre una cellulosa rivendibile, chiamata Recell, che può essere impiegata per la produzione di additivi, per la composizione di asfalto, formazione di bioplastiche e materiale isolante.

Fortemente radicata nel territorio dell’Oltrepò Pavese, con sede a Voghera (PV), Giotto Water ha una vocazione internazionale. “Le radici di Giotto risalgono al lontano 1946: il nostro è un team di eccellenza sia per le capacità progettuali e di innovazione, sia per la qualità meccanico-tecnologica dei nostri prodotti. La nostra azienda può essere un esempio, soprattutto per i giovani, di come ci si possa affermare anche in provincia pur mantenendo obiettivi internazionali, grazie a professionalità, buona volontà e attaccamento al territorio,” ha concluso Bina. 

Chiara Proietti - Redazione watergas.it