SPECIALE ECOMONDO: INTERVISTA CON FRANCESCA PORTINCASA DIRETTRICE GENERALE DI ACQUEDOTTO PUGLIESE

08 nov 2022
INNOVAZIONI E RICERCA DI UNO DEI MAGGIORI PLAYER NAZIONALI NELLA GESTIONE DEL CICLO IDRICO INTEGRATO

Siamo con Francesca Portincasa, Direttrice generale di Acquedotto Pugliese S.p.A., in occasione dell'evento Ecomondo The Green Technology Expo 2022, punto di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa. Con reti idriche per 20 mila chilometri al servizio di oltre 4 milioni di cittadini, 12.000 chilometri di reti fognarie e 184 depuratori, Acquedotto Pugliese è tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integrato e una delle opere di ingegneria civile più complesse in Europa.

Una utility pubblica attiva anche nel settore dei rifiuti e in campo energetico. I servizi di AQP vanno dalla captazione, alla raccolta sino alla potabilizzazione e alla distribuzione dell’acqua oltre che ai servizi di fognatura e di depurazione delle acque reflue.

Approfondiamo alcuni temi con Francesca Portincasa. 

  1. Ecomondo è una fiera internazionale con un format innovativo che unisce tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. Come si colloca, in questo contesto, la partecipazione di Acquedotto Pugliese?

La nostra mission aziendale principale è quella di gestire il servizio idrico integrato in Puglia e 12 comuni in Campania: un servizio primario per il cittadino. La gestione consapevole della risorsa idrica e la salvaguardia dell’ambiente sono i pilastri su cui si basa il servizio che offriamo.

In questi anni abbiamo perseguito la volontà di affermarci - in Italia e nel mondo - come modello di acquedotto circolare. Riteniamo che l’acqua abbia un ruolo centrale nel percorso di transizione ecologica del Paese.

Il mio compito come Direttrice Generale è quello di accompagnare l’azienda verso un modello sempre più sostenibile e innovativo e fornire rinnovato impulso agli investimenti, con particolare attenzione verso i fondi del PNRR.

In quest’ambito partecipiamo ad Ecomondo perché riteniamo sia un momento di incontro fondamentale tra diverse aziende che operano, ad alto livello, nel settore delle infrastrutture ambientali e dei servizi idrici ed energetici.

Un luogo in cui presentare l’innovazione e avere la possibilità di creare una sorta di think tank temporaneo e dinamico con alcuni dei principali player del settore ma anche con referenti del mondo accademico e scientifico a livello nazionale e internazionale, PMI e start up innovative.

In questi giorni avremo modo di illustrare al meglio quello che è ancora possibile fare in tema di risparmio idrico ed efficientamento energetico e di come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) stia offrendo un’accelerazione significativa degli investimenti e delle riforme del Servizio Idrico Integrato.

Siamo presenti con un nostro stand e partecipiamo a diversi appuntamenti. In parallelo offriamo la possibilità di seguire diversi approfondimenti da remoto tramite la nostra web tv aziendale TVA.

  1. Acquedotto Pugliese garantisce il ciclo idrico integrato in tutte le sue fasi: dalla captazione, potabilizzazione e distribuzione di acqua potabile ai servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue fino al loro eventuale riutilizzo. Quali sono i punti di forza di questo sistema? Quali sono gli investimenti che prevedete? 

Gestiamo un complesso e avanzato sistema di approvvigionamento che si struttura in sei schemi idrici, SeleCalore, Pertusillo, Sinni, Fortore, Locone, Ofanto, la cui principale caratteristica è il forte livello di interconnessione, che ne fanno un unicum a livello nazionale.

L’interconnessione consente di trasferire la risorsa idrica da uno schema all’altro seguendo le variazioni di domanda e compensando i tassi di produzione variabili delle diverse fonti.

Inoltre tramite circa 11.000 sensori sono controllati da remoto 1.544 impianti idrici della rete di adduzione primaria, secondaria e urbana, 129 impianti di sollevamento, 101 impianti di depurazione e 105 contatori per le grandi utenze.

Il telecontrollo consente la supervisione del flusso degli schemi idrici, il monitoraggio energetico e dei principali indicatori di potabilità e depurazione, con possibilità di interventi immediati in caso di anomalie e maggiore razionalizzazione nella gestione della risorsa idrica.

Più in particolare un grande impegno è messo sulla qualità dell’acqua. I parametri chimici e microbiologici monitorati nel 2021 sono oltre 1 milione su circa 58 mila campioni prelevati.

Riteniamo che il PNRR sia allo stesso tempo una grande opportunità e una sfida. Sicuramente l’attenzione all’ambiente, la tutela della risorsa e le linee guida tracciate nel nostro Piano di Sostenibilità triennale guidano le scelte degli interventi da realizzare nel prossimo futuro. In quest’ambito stiamo lavorando fianco a fianco all’Autorità Idrica Pugliese.

Tra i principali investimenti che prevediamo, o che sono già in corso, vi sono le iniziative per il potenziamento dell’interconnessione dei grandi schemi idrici, dei serbatoi e dei potabilizzatori per aumentare la resilienza del sistema; la realizzazione di nuovi dissalatori; un forte impulso alla depurazione e alla digitalizzazione; la realizzazione e potenziamento di tronchi idrici e fognari e nuovi allacci e infine lle manutenzioni straordinarie.

Più nel dettaglio è in corso il risanamento di 155 chilometri di reti, oggetto del piano che si concluderà entro la fine del 2022, dopo il completamento degli interventi che hanno già portato complessivamente alla realizzazione di 240 km di nuove reti e al risanamento di 300 km di condotte in 238 Comuni, per un investimento totale di 213 milioni.

Nei prossimi anni è previsto un investimento di 637 milioni di euro per il risanamento delle tubazioni (si prevede di sostituire circa 1.250 km di condotte) e per la distrettualizzazione delle reti idriche.

Tra i progetti più avanzati quelli relativi alla realizzazione di serre solari da installare presso gli impianti di depurazione da noi gestiti e gli studi di fattibilità tecnico economico per l’installazione di impianti fotovoltaici, di salti idraulici utili a trasformare energia potenziale in energia elettrica ed infine per l’installazione di impianti di cogenerazione presso gli impianti di depurazione attualmente assistiti da digestione anaerobica.

Nel corso del primo semestre di quest’anno abbiamo ispezionato oltre 2.800 km di rete di distribuzione, localizzando oltre 1.500 perdite.

  1. A giugno scorso è stata inaugurata una nuova fase di trasformazione digitale per il miglioramento della qualità del servizio. Il progetto Smart Water Management, volto alla realizzazione di un sistema intelligente integrato per una gestione unificata ed efficiente della rete idrica, prevede l’applicazione di strumenti digitali che consentiranno di conoscere, istante per istante, il funzionamento dell’infrastruttura in tutti i punti. Quanto è importante questa evoluzione nella gestione della rete?

Si tratta di un progetto molto importante per Acquedotto Pugliese. Data la complessità e l’estensione della nostra attività e del nostro sistema di reti non possiamo fare a meno delle più moderne tecnologie. È per questa ragione che utilizziamo tecniche e sistemi digitali all’avanguardia per il controllo della rete da remoto.

I sistemi innovativi di gestione sono infatti tra gli interventi più efficaci per raggiungere la sicurezza idrica, classificata dal World Economic tra i principali rischi globali per le società e le economie.

Lo Smart Water Management di AQP consente una gestione intelligente e tecnologica, migliorando costantemente il servizio che diamo ai cittadini e tutelando la risorsa idrica.

Il sistema permette di orientare l’analisi e il supporto alle decisioni (DSS), con l’obiettivo di dare risposte, in modo efficace, alle diverse necessità legate alla gestione del Sistema Idrico Integrato. Nello specifico,  data la particolare conformità del territorio e la presenza di numerosi centri abitati, lo Smart Water Management potrà essere utilizzato anche con moderne tecniche No Dig e Trenchless anche per ridurre al minimo l’impatto degli interventi di manutenzione sia sulla popolazione sia a livello ambientale.

La prima fase di interventi prevede oltre 3 milioni di euro della programmazione React-EU. Gli interventi ammessi a finanziamento, secondo le disposizioni contenute nel piano React-EU, dovranno essere concluse entro il 31 dicembre 2023.

Il progetto si inserirà nella control room di AQP con il monitoraggio di tutta la rete. Sarà quindi operativa una piattaforma che integrerà tutti i dati presenti sul campo per verificare ciò che succede e intervenire in tempo reale.

  1. In particolare, AQP è impegnata nell' economia circolare con un progetto di riuso dell’acqua depurata. Sono già 4 gli impianti - Acquaviva, Corsano, Gallipoli e Ostuni - che nel 2021 hanno permesso di recuperare complessivamente quasi 600 mila metri cubi di risorsa idrica affinata da destinare all’irrigazione. State lavorando sull'apertura di nuovi impianti. Quali sono?

Il risparmio idrico e l’efficientamento energetico sono due obiettivi chiave della nostra gestione.  In Italia la regolazione del servizio idrico ha già consentito notevoli progressi verso la sostenibilità tecnica, economica e ambientale ed è molto complessa.

Stiamo studiando e attuando diverse tecnologie sostenibili per la trasformazione degli impianti di depurazione in “fabbriche verdi” ma anche che possano fornire acqua per usi industriali e civili.

Il percorso è lungo ma già nel 2021 siamo riusciti a recuperare 600 mila metri cubi d’acqua grazie agli impianti di affinamento gestiti per il riuso delle acque depurate, di cui 4 per il riuso in agricoltura (Ostuni, Corsano, Acquaviva delle Fonti, Gallipoli) e 2 per il riuso ambientale (Trinitapoli e Noci).

Per quest’anno stimiamo che grazie a 40 interventi di potenziamento e adeguamento saremo in grado di aumentare di ulteriori 80 milioni di metri cubi d’acqua quest’importante risultato.

Chiara Proietti - Redazione watergas.it