SPECIALE ECOMONDO: INTERVISTA CON ARMANDO QUAZZO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI SMAT

10 nov 2022
INNOVAZIONE E RICERCA NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DI SMAT

Il Gruppo SMAT – Società Metropolitana Acque Torino è leader nel campo del servizio idrico integrato dove opera attraverso la progettazione, la realizzazione e la gestione di fonti diversificate di approvvigionamento idrico, impianti di potabilizzazione tecnologicamente avanzati, impianti di depurazione e riuso delle acque reflue urbane, reti di raccolta, depurazione e riuso e impianti di cogenerazione e recuperi energetici. L'azienda è i stata una delle prime nel settore del servizio idrico a cogliere le opportunità del recupero e riuso delle risorse offerte dagli impianti di depurazione e ad utilizzare procedimenti ecosostenibili che prevedono la trasformazione dei rifiuti in risorse energetiche rinnovabili. SMAT partecipa da anni ad Ecomondo, Fiera internazionale che si svolge a Rimini, dall' 8 all'11 novembre, concentrando l'attenzione e il dibattito sui temi temi della sostenibilità ambientale e dell'economia circolare: dall'energia ai trasporti, dai rifiuti al ciclo idrico. Ne parliamo con l'Amministratore Delegato di SMAT, Armando Quazzo.

Ecomondo, un format innovativo che unisce tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. Quest'anno, si abbina Key Energy, estendendo il campo di interesse e di dibattito anche alle energie rinnovabili. SMAT aderisce alla Fiera da diversi anni portando il proprio contributo all’interno delle Utilities, confrontandosi e dialogando sulle novità in tema idrico e ambientale e la salvaguardia dell’ambiente. Quali sono i temi e progetti innovativi che porterà Smat quest'anno nel campo del servizio idrico integrato, seguendo i principi dell’economia circolare

Smat porta ogni anno, in questo contesto, il proprio importante contributo soprattutto nei panel dei convegni e seminari promossi in questo evento internazionale. Dialoghiamo con i vari interlocutori sul tema idrico e ambientale e sulla salvaguardia del pianeta. Abbiamo certamente un particolare occhio di riguardo sui temi relativi al riutilizzo delle acque reflue e all'economia circolare. Attraverso il Centro Ricerche SMAT, che si colloca fra le maggiori realtà italiane nel campo della ricerca applicata e nel controllo delle acque potabili e reflue.Le conoscenze acquisite attraverso gli studi e le sperimentazioni nelle diverse realtà produttive contribuiscono all’innovazione tecnologica e allo sviluppo industriale nel settore idrico.

Proprio il Centro Ricerche SMAT ha avviato da tempo un'importante collaborazione e attività di ricerca, con il Politecnico di Torino. Qual è stato il risultato di questa proficua collaborazione?

La collaborazione con il Politecnico di Torino ha favorito la realizzazione, presso il depuratore di Collegno, di un impianto a celle combustibile con ossidi solidi (Demosofc) ad elevata efficienza energetica con rilevanti benefici per l’ambiente ed un ulteriore traguardo è stato realizzato attraverso il nuovo impianto per la produzione di biometano all’interno del depuratore SMAT di Castiglione Torinese. Attraverso l'utilizzo del sistema Demosofc abbiamo avviato il primo impianto di taglia industriale in Europa che, sfruttando la tecnologia delle celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC) alimentate dal biogas generato dai fanghi del processo di depurazione delle acque, è in grado di ottenere energia elettrica e termica ad alta efficienza e con emissioni inquinanti pari a zero. La tecnologia delle celle a combustibile del progetto DEMOSOFC è capace di generare livelli di rendimento di molto superiori rispetto ad un motore endotermico a combustione interna. Inoltre questo sistema ha dei costi di investimento troppo elevati. Dunque, siamo costretti ad importare dall'estero queste tecnologie. Dovremmo spronare invece l'industria italiana a produrre il “cuore” di questo sistema innovativo e a metterlo sul mercato a prezzi sostenibili e per le applicazioni su larga scala.

SMAT promuove l’attività di cooperazione internazionale, attraverso la formazione e l’affiancamento del personale tecnico per la realizzazione dei progetti legati alla gestione delle attività. Oltre alle attività in ambito europeo, tramite del suo Centro Ricerche, SMAT ha rafforzato la propria attività estera attraverso l’Associazione APE – Aqua Publica Europea – con sede a Bruxelles. APE riunisce tutte le maggiori aziende idriche europee a partecipazione pubblica. Mission” di APE: il diritto all’acqua e il finanziamento sostenibile, servizi idrici trasparenti e responsabili, sicurezza e qualità dell’acqua, gestione efficiente per la sostenibilità ambientale e sviluppo locale della gestione pubblica dei servizi idrici, tutti valori nei quali SMAT si rispecchia pienamente. Quali progetti state sviluppando in questo momento attraverso queste attività?

Avere accesso ai servizi idrici e sanitari è il segnale di una vita sana. La maggior parte delle persone sul pianeta dà per scontati questi servizi, ma per centinaia di milioni di persone sono inadeguati o assenti. Purtroppo, gli ecosistemi di acqua dolce che sostengono i servizi idrici sono minacciati, molti servizi pubblici dipendono da fonti d'acqua in diminuzione e l'acqua trattata non viene riutilizzata. Per questo gli operatori idrici possono e devono sostenersi a vicenda. La Global Water Operators' Partnerships Alliance (GWOPA), di cui l'Associazione Ape è stata catalizzatrice per la realizzazione del progetto, aiuta gli operatori idrici europei per fornire servizi di qualità a tutti. La GWOPA è una rete internazionale creata nel 2009 per supportare altri operatori idrici attraverso le Water Operator's Partnerships (WOP), ossia degli scambi di supporto tra due o più operatori, effettuati senza fini di lucro con l'obiettivo di rafforzare la capacità e le prestazioni e per fornire un servizio migliore a più persone. Per esempio i tecnici di SMAT sono oggi nella città Brubaneswar per verificare lo stato degli impianti ed intraprendere l’attività di training formativo con l’obiettivo di fornire assistenza tecnica negli ambiti delle tecnologie low-cost per il trattamento delle acque reflue, della gestione delle acque di pioggia, delle reti fognarie e della modellazione, nonché per suggerire soluzioni atte a migliorare i processi di trattamento delle acque reflue e dei fanghi da depurazione all’indiana Odisha Water Supply and Sewerage Board – OWSSB. L’intervento di SMAT rientra nel programma “SO-WOP”, promosso e finanziato proprio nell’ambito dell’iniziativa GWOPA. Questo progetto è stato portato avanti grazie al contributo di Hydroaid, la Scuola Internazionale dell’Acqua per lo Sviluppo, associazione il cui obiettivo è di contribuire al rafforzamento di conoscenze, capacità e competenze per la gestione sostenibile delle risorse idriche in Paesi in via di sviluppo ed emergenti. Un altro partner del progetto sono stati il Politecnico di Torino e l’organizzazione filippina Waterlinks, con il ruolo di facilitatore dei partenariati con gli operatori idrici nella regione dell’Asia-Pacifica. SMAT e Hydroaid da molti anni sono impegnate nell’attività di cooperazione internazionale per lo sviluppo del servizio idrico, attraverso la formazione del personale tecnico, l’affiancamento nella realizzazione di progetti e nella gestione delle attività. 

Quali sono gli altri tavoli di lavoro e di confronto internazionali di SMAT?Ci sono progetti in corso?

L'UWWTD, Urban Waste Water Treatment Directive, è una direttiva dell'Unione europea relativa alla "raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane e industriali". Attraverso APE – Aqua Publica Europea tutti i maggiori gestori pubblici europei si incontreranno a breve a Bruxelles per analizzare e discutere gli effetti della normativa oggetto di revisione. La direttiva 91/271/CEE del Consiglio sul trattamento delle acque reflue urbane è stata adottata il 21 maggio 1991 e modificata dalla direttiva 98 della Commissione /15/CE. Gli stati membri dell'Unione Europea mantengono e gestiscono impianti di trattamento delle acque reflue in conformità a tale Direttiva che stabilisce standard sia per il trattamento che per lo smaltimento delle acque reflue. Questo ci permette di presentare periodicamente alla Commissione dell'UE il punto di vista dei gestori pubblici di tutta l'Europa, per confrontarsi e affrontare insieme le stesse problematiche. Tutto ciò è necessario sia per agevolare, sulla base della nuova Direttiva, il raggiungimento degli obiettivi legati al miglioramento del trattamento delle acque reflue sia per scambiarsi “buone pratiche”.

 

Chiara Proietti - Redazione watergas.it