L’investimento è pari a 1,8 milioni di euro. Con questo nuovo depuratore i cittadini potranno contare su una potenzialità che passa da 5000 a 8500 abitanti equivalenti e su una maggior efficienza dei processi depurativi.
"Il nostro Piano ha individuato 90 bacini su cui è necessario intervenire per liberare i fondali dal sedime depositato, incrementando così di circa il 10%, la capacità complessiva di trattenere acqua; il costo stimato è di circa 290 milioni di euro, capaci di attivare oltre 1450 posti di lavoro: non una spesa quindi, ma un investimento per il domani del Paese", dice Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI,
Monica Manto ha "promosso e consolidato sinergie e integrazioni tra la rete della aziende idriche del Veneto, favorendo lo sviluppo degli investimenti sul territorio”.