L'accordo di cooperazione tecnica a fondo perduto sosterrà l'esecuzione di studi tecnici, progetti ingegneristici e documentazione di gara volti a migliorare l'erogazione idrica.
Due nuovi studi per dialogare su una strategia di transizione per l'Italia che non solo rispetti gli impegni climatici, ma che possa anche stimolare l'innovazione tecnologica e mantenere la competitività.
Si tratta, spiega il presidente Schifani, del primo passo per selezionare la proposta da mettere successivamente a gara, per la costruzione e la concessione per 30 anni dei due dissalatori.
Secondo il presidente Cimenti, per raggiungere gli obiettivi della direttiva EPBD è necessario garantire parità di trattamento per gli incentivi a tutte le soluzioni sostenibili e potenziare la produzione di gas rinnovabili.