A cura di Patrizia Piro, Presidente del Centro Studi
Idraulica Urbana dell'Università della Calabria, e di Bruno Brunone, Presidente del Centro Studi Sistemi Idrici dell'Università degli Studi di Perugia.
La mancanza o il ritardo nella definizione della governance per l'attuazione, spiega l'associazione ambientalista, potrà impattare negativamente sulle imprese, tenute a rispettare le prime scadenze dal 5 maggio.
La crescita delle temperature nel Mediterraneo comporterà la riduzione del 12% dei giorni umidi, creando problematiche per le colture idroesigenti e portando all'estremizzazione degli eventi atmosferici.