Acque reflue, ANBI chiede proroga regime transitorio nazionale

23 gen 2025
In questo quadro si inserisce l'accordo firmato dal Comune di Fiumicino, Acea Ato 2 e Consorzio di bonifica Litorale Nord per il riutilizzo agricolo delle acque reflue del depuratore di Fregene. 

Prorogare di un ulteriore anno il regime transitorio nella gestione delle acque reflue. È la richiesta di Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, avanzata nell'audizione in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

"Se l'export agroalimentare punta a raggiungere i 100 miliardi di euro, abbisogna di risorse irrigue di qualità, così come l’agricoltura non può certo rinunciare alla certezza di approvvigionamento idrico. Rendere compatibili queste due esigenze, senza penalizzare la competitività del settore primario con ulteriori costi e riconoscendo il ruolo attivo affidato ai Consorzi irrigui, deve essere un obbiettivo comune", afferma Gargano.

In questo quadro, si legge in una nota dell'Associazione, si inserisce il protocollo d'intesa firmato da Comune di Fiumicino, Acea Ato 2 e Consorzio di bonifica Litorale Nord, con la partecipazione di ANBI, per il riutilizzo agricolo delle acque reflue del depuratore di Fregene. 

Il progetto, continua la nota, è attualmente in corso di approvazione e prevede di incrementare disponibilità idrica dell'attuale sistema di irrigazione in gestione al Consorzio di bonifica attraverso la realizzazione di una nuova condotta di adduzione, che convoglierà le acque affinate al canale di bonifica per la successiva distribuzione irrigua.

Si tratta, si legge, di uno dei progetti individuati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per contrastare la siccità in diverse regioni italiane, ottenendo un contributo di oltre 6 milioni da parte del Consiglio dei Ministri.