“In questo momento di discussione sul ruolo delle rinnovabili per fronteggiare la crisi climatica, è fondamentale non perdere l’occasione di mantenere vivo una parte del potenziale della produzione elettrica da biogas, che vede nelle nostre aziende agricole un esempio di eccellenza riconosciuto a livello europeo”, dice Gattoni, Presidente del Consorzio Italiano Biogas.
“La norma che istituisce un meccanismo di prezzi minimi garantiti per la produzione di energia elettrica rinnovabile degli impianti biogas, approvata alla Camera con il DL Rigassificatori (v. notizia a parte), è un segnale importante di attenzione del Parlamento verso il settore e verso quelle aziende agricole che per prime hanno investito nella digestione anaerobica, che rischiavano di dover interrompere la produzione per effetto della spinta inflazionistica in atto sul costo delle materie prime”. E’ quanto dichiarato da Piero Gattoni, Presidente del CIB - Consorzio Italiano Biogas in occasione dell’appuntamento di oggi all’Assemblea Nazionale di Coldiretti.
Si tratta di una misura che permetterà a tutti gli impianti biogas che beneficiano di incentivi in scadenza entro il 31 dicembre 2027 e che non sono in grado di convertire a biometano di ricevere la garanzia di un prezzo minimo basato sui costi di produzione effettivamente sostenuti, proseguendo la produzione di energia elettrica rinnovabile.
“Di fronte alla sfida della transizione energetica, la misura potrebbe salvaguardare il patrimonio impiantistico italiano della filiera del biogas che negli anni ha dimostrato un ruolo determinante per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza energetica e di decarbonizzazione del Paese, valorizzando l’economia circolare. Perché questo avvenga serve che venga definita in modo efficace e rapido la parte attuativa del provvedimento.”, spiega Gattoni. Il provvedimento, infatti, rimanda ad una successiva delibera di ARERA, che determinerà il valore del prezzo minimo garantito, da emanarsi entro 180 giorni dall’entrata in vigore della norma.