
La centrale di teleriscaldamento fornirà l'energia elettrica prodotta al depuratore, migliorando l'efficienza del processo di digestione anaerobica. Dall'altra parte, il calore derivato dalla combustione del biogas verrà immesso nella rete di teleriscaldamento comunale.
Un progetto sperimentale che porterà a scambi di energia elettrica e termica tra il depuratore gestito da Cap Evolution e la centrale di teleriscaldamento di Atmos, situati a Rozzano (Milano).
Ad annunciare l'accordo è il Gruppo Cap, che in una nota spiega che l'iniziativa servirà a valorizzare le risorse energetiche rinnovabili ottenute dal processo di depurazione.
Da una parte, si legge, la centrale di teleriscaldamento fornirà l'energia elettrica prodotta dal proprio cogeneratore direttamente al depuratore, che recentemente ha aumentato la sua capacità di trattamento, coprendo il proprio fabbisogno energetico e garantendo la copertura anche in caso di futuri incrementi dei consumi. Inoltre, fa sapere Cap, Atmos fornirà energia termica della rete di teleriscaldamento al depuratore, per stabilizzare la temperatura dei digestori utilizzati nella produzione di biogas, migliorando l'efficienza del processo di digestione anaerobica.
Dall'altra parte, continua la nota, il calore ad alta temperatura derivato dalla combustione del biogas prodotto dal digestore verrà immesso nella rete di teleriscaldamento comunale, che beneficerà così di una quota di calore completamente rinnovabile.
"Con l’interconnessione tra il depuratore di Rozzano e la centrale di teleriscaldamento di Atmos non solo massimizziamo l'efficienza energetica dei nostri impianti, ma trasformiamo il calore rinnovabile generato dal trattamento delle acque reflue in un valore concreto per la comunità, in linea con i principi dell’economia circolare", afferma Alessandro Reginato, Direttore Generale di CAP Evolution.
"Questo intervento non è solo un esempio di innovazione tecnologica applicata, ma anche un simbolo del valore della cooperazione tra partner diversi per creare soluzioni che portano benefici concreti al territorio. Grazie a questo progetto rendiamo più efficiente l’utilizzo delle risorse rinnovabili, riduciamo l’impatto ambientale e rafforziamo le infrastrutture locali, contribuendo ad un futuro più resiliente e sostenibile per le nostre comunità", sottolinea Giovanni Pontrelli, Amministratore Delegato di GETEC Italia.
Questa sinergia, spiega la nota, porterà benefici concreti in termini economici, ambientali e di affidabilità: oltre a consentire di evitare costi aggiuntivi, con l'apporto di calore rinnovabile alla rete di teleriscaldamento permetterà anche il riconoscimento delle Garanzie di Origine, valorizzando l’energia prodotta da fonti rinnovabili e contribuendo agli obiettivi di neutralità energetica e riduzione delle emissioni previsti dalla Direttiva Europea sulle acque reflue.
Infine, rivela Cap, la stabilità termica dei digestori, garantita dal collegamento alla rete di teleriscaldamento, migliora la resa del biogas, incrementando così l’efficienza del processo di depurazione e la produzione di bioenergia.
L'azienda fa sapere inoltre che il progetto, i cui lavori partiranno a breve, prevede già ulteriori sviluppi, come l’utilizzo di pompe di calore per il recupero dell’energia termica residua dell’acqua trattata, con una stima di 9.000 MWh annui di calore rinnovabile addizionale.