Crisi idrica Sicilia, Di Mauro: "Stiamo facendo il possibile, necessario l'impegno dei sindaci"

08 nov 2024
Incontro con le delegazioni di cittadini di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, l'assessore Di Mauro ribadisce l'impegno della Regione per contrastare la siccità.

Prosegue la mobilitazione della Regione per far fronte all’emergenza climatica che da mesi attanaglia la Sicilia. Molti gli interventi già messi in campo, dall'attuazione del un Piano di interventi per contrastare la siccità, all’istituzione di tavoli di emergenza per il monitoraggio dell’approvvigionamento idrico, fino alla nomina di un commissario speciale per la gestione delle acque reflue. 

Di recente si è svolto anche un nuovo incontro a Palermo tra i rappresentanti della Regione e le delegazioni di cittadini provenienti da Enna, Caltanissetta e Agrigento, per rispondere alle perplessità delle comunità maggiormente colpite dall’emergenza idrica. L’assessore regionale dell’Energia, Roberto Di Mauro, ha illustrato ai presenti gli interventi già intrapresi per fronteggiare la siccità, tra cui la perforazione di nuovi pozzi, l'acquisto di autobotti e vari lavori sulle reti idriche, già avviati dalla Regione Siciliana con i 20 milioni stanziati dopo la dichiarazione dello stato di emergenza

Presenti all’incontro anche il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, e il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano. La Regione, ha rassicurato Di Mauro, ha anche stanziato ulteriori 39 milioni di euro e previsto 56,2 milioni per il rinnovo delle reti idriche ad Agrigento e Caltanissetta.

Già inviato al governo nazionale anche un secondo piano di interventi dal valore di 66 milioni, che verrà finanziato con risorse nazionali e regionali. Con procedure d’urgenza, il governo Schifani si impegna anche a riattivare i dissalatori di Porto Empedocle, Trapani e Gela e installare tre moduli di dissalazione temporanei entro giugno.

“Come esecutivo regionale, stiamo facendo tutto il possibile per adempiere ai nostri compiti. Tuttavia, è importante ricordare che i sindaci, che fanno parte delle Ati, devono impegnarsi in prima persona. Ognuno deve fare la propria parte. Come Regione, oltre a mettere a disposizione i fondi, abbiamo il dovere di vigilare sulle Assemblee territoriali idriche e di lavorare affinché le tariffe rimangano le più basse possibile, ma da chi governa i territori ci aspettiamo un coinvolgimento maggiore”, ha commentato Di Mauro.

“Rinnovo l'appello ai sindaci, che conoscono il territorio, a cui chiedo di individuare ancora fonti alternative di approvvigionamento, nuovi pozzi e di programmare gli interventi più urgenti alle reti idriche. Come Regione siamo pronti a finanziare immediatamente i progetti che ci verranno sottoposti, così come fatto fino ad ora, con circa 80 riunioni della cabina di regia che è il massimo organo di coordinamento istituito dal presidente Schifani”, ha aggiunto il capo della Protezione civile regionale Cocina.