La società opera già in sei blocchi nelle acque profonde ivoriane e potrà esplorare la nuova area per 9 anni.
Siglati contratti tra Eni e il Ministero delle Miniere, del Petrolio e dell’Energia della Costa d’Avorio per l’acquisizione di 4 nuovi blocchi esplorativi offshore, che coprono un’area complessiva di circa 5.720 kmq con una profondità d’acqua che varia tra 1.000 e 3.500 m.
La firma, si legge in una nota di Eni, che consolida la presenza dell'azienda nel Paese, è avvenuta in occasione della prima edizione di SIREXE, il Salone Internazionale delle Risorse Estrattive ed Energetiche. In base agli accordi, Eni potrà esplorare l’area per una durata massima di 9 anni.
Eni, continua la nota, è presente in Costa d’Avorio dal 2015 con una produzione equity di circa 22.000 barili di olio equivalente al giorno. La società opera già in sei blocchi nelle acque profonde ivoriane: CI-101, CI-205, CI-401, CI-501, CI-801 e CI- 802, tutti con lo stesso partner Petroci Holding.
A un anno dall’avvio della Fase 1 di Baleine, si legge, l’azienda si prepara infatti al lancio della Fase 2 previsto per dicembre 2024, portando la produzione complessiva dal giacimento di Baleine a 60.000 barili di olio al giorno e 70 milioni di piedi cubi di gas associato (pari a 2 milioni di metri cubi di gas associato), che aumenteranno a 150.000 barili di olio al giorno e 200 milioni di piedi cubi di gas associato durante la Fase 3, attualmente in fase di studio.