
Un confronto organizzato da Viveracqua, AcegasApsAmga e con patrocinio di Utilitalia sui temi della prevenzione e mitigazione del rischio a tutela dell'ambiente e della salute umana.
Il punto sul percorso per l'implementazione dei Piani di Sicurezza dell'Acqua, attraverso i quali viene rafforzata la filiera di controllo dell'acqua potabile al fine di garantire anche l'assoluta specificità della mappatura e della valutazione di eventuali pericoli: si è tenuto lo scorso 10 aprile il convegno "Piani di Sicurezza dell'Acqua: stato dell'arte e best practice nell'implementazione dei PSA tra i gestori idrici del Veneto", evento organizzato da Viveracqua, con la collaborazione di AcegasApsAmga e il patrocinio di Utilitalia.
Alla presenza di oltre 150 partecipanti, si legge in una nota congiunta, esperti del settore idrico e rappresentanti delle autorità nazionali e locali come la Direzione regionale della Sanità, l'Arpav e i Consigli di Bacino hanno presentato il risultato di ricerche e strategie volte alla sicurezza dell'acqua e alle simbiosi urbano- industriali nel contesto dell'evoluzione normativa.
"Per lo sviluppo e l'implementazione dei Piani di Sicurezza dell'Acqua, ancor prima dell’entrata in vigore della nuova norma, i gestori riuniti in Viveracqua e AcegasApsAmga hanno adottato un approccio condiviso. A ottobre 2019 hanno avviato un tavolo di lavoro come strumento di dialogo costruttivo con le principali autorità locali oggi presenti: ARPAV, ULSS e Regione Veneto. Uno degli obbiettivi prioritari dei PSA è infatti proprio la collaborazione interistituzionale e la condivisione d'informazioni tra chi, in diversi ambiti di competenza, opera attività di monitoraggio, protezione del territorio e della salute", ha dichiarato Monica Manto, Presidente di Viveracqua.
"I case study del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della Lombardia presentati dimostrano come le città possono diventare più resilienti attraverso modelli scalabili basati su innovazione, competenze specialistiche e coinvolgimento delle comunità. Farli conoscere, tenuto conto delle caratteristiche specifiche dei singoli territori, è un nostro dovere insito nella responsabilità di garantire a tutti acqua sicura e di tutelare la salute umana e la sostenibilità ambientale secondo gli obiettivi dell'Agenda 2030", ha commentato Roberto Gasparetto, Amministratore di AcegasApsAmga.
Viveracqua, continua la nota, è la società consortile che riunisce tutti i gestori idrici a totale proprietà pubblica con sede in Veneto per un totale di 580 Comuni tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia e 4,7 milioni di cittadini serviti per acquedotto, fognature e depurazione, mentre AcegasApsAmgaè la multiutility del Nordest, con oltre due milioni di cittadini serviti.