Idrogeno, accordo tra cinque Stati per proseguire lavori Corridoio Meridionale

22 gen 2025
A siglare l'intesa Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia

Una dichiarazione comune d'intenti sul Corridoio Meridionale dell'idrogeno, progetto infrastrutturale per trasportare idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri dal Nord Africa all’Italia, all’Austria e alla Germania.

A siglare l'intesa Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia, nel corso della Prima riunione Pentaministeriale a Villa Madama presieduta dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e dal Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

L’evento, si legge in una nota del Ministero degli Esteri, ha radunato circa 130 partecipanti fra delegazioni istituzionali e del settore industriale provenienti dai vari Paesi coinvolti. Alla Ministeriale è seguito un Forum imprenditoriale che ha messo a confronto imprese dei paesi firmatari interessate alla filiera dell’idrogeno, anche alla luce del partenariato strategico tra Europa e Africa.

Il Forum, distinto in due sessioni moderate dal Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI Mauro Battocchi e dal Capo Dipartimento Energia del MASE, Federico Boschi, ha permesso di avere una panoramica sul “SouthH2”, riconosciuto dall’Unione Europea come Progetto di Interesse Comune (PCI), così come sulle opportunità create dalla nuova infrastruttura per le imprese della filiera.

"Oggi siamo qui per suggellare un'intesa che, nello spirito del Piano Mattei del Governo italiano e nel segno della cooperazione europea e con i nostri amici vicini, rafforza i legami tra le due sponde del Mediterraneo con l'obiettivo di creare stabilità, crescita e prosperità per le comunità. L'Italia è pronta con i propri 'player' ad essere centrale anche nel settore dell’idrogeno, vettore proiettato al futuro rinnovabile e sostenibile", ha dichiarato il ministro Pichetto.

"Questo accordo è un passo che va nella direzione di sostegno alle imprese. Fa parte di una strategia per avere un mix energetico che ci possa rendere liberi e ridurre il costo d'energia, che veramente rende le nostre imprese meno competitive. Quindi la lotta per abbassare il prezzo d'energia per noi è fondamentale, e credo che il lavoro del ministro Pichetto-Fratin vada nella giusta direzione, anche quando punta sul nucleare", ha affermato Tajani.

Secondo Tajani, l'accordo ha una valenza non soltanto economica, ma anche politica. "Abbiamo sempre detto che il Mediterraneo e l'Africa devono rappresentare una priorità per l'Unione Europea e per la Nato. La presenza della Commissione Europea oggi qui dimostra che abbiamo visto giusto. La scelta della presidente von der Leyen di nominare una commissaria al Mediterraneo rappresenta proprio la volontà di Bruxelles di guardare, come richiesto dall'Italia, con grande attenzione a questa parte del mondo", ha concluso il ministro.