
Terza puntata della Rubrica "L’ultimo tassello del Biometano: il mercato". A cura di Tomas Carini, esperto Biomethane Purchase Agreement (BPA).
Dopo aver dato voce ai produttori e ai legali, in questo terzo articolo ci concentriamo sulla Logistica, un'attività spesso sottovalutata, ma determinante: il produttore immette il biometano in rete, ma come viene ritirato dall'acquirente, che si trova magari a centinaia di chilometri di distanza? Watergas.it ha intervistato alcuni rappresentanti di aziende disponibili a collegare la produzione ed il mercato.
Si può sintetizzare l'attività logistica dello Shipper nella gestione del trasporto e sbilanciamento del gas naturale e quindi del biometano?
Interviene Corrado Mereu, Head of Energy Services di Openlogs: "In generale l'attività di shipping sulle reti di trasporto/distribuzione del metano e biometano consiste nel trasporto della molecola da un punto A, per esempio una produzione di biometano, ad un punto B, per esempio uno stabilimento industriale. Poiché il biometano prodotto non coincide mai con quello consumato dal cliente finale, diventa necessario il bilanciamento della molecola attraverso la compravendita dei volumi in eccesso/difetto. L’attività logistica, propedeutica allo shipping, consiste poi nella gestione dei rapporti con i trasportatori/distributori attraverso lo scambio di flussi informativi, comunicazioni e utilizzo di appositi portali per la condivisione di dati".
Francesco Colombo, CEO di PPD Global, che definisce lo Shipper "l'anello mancante", porta il suo contributo: "Oltre a quelle che chiamiamo daily operations va affiancata una attività di monitoraggio regolatorio e di conoscenza delle diversità normative per ciascun tipo di attività. In questo senso il biometano è differente dalla tradizionale filiera importazione-stoccaggio-consegna di gas naturale al cliente finale poiché prevede tariffe ed incentivi simili ma non uguali".
Marco Temeroli, Responsabile Area Procurement del gruppo SGR conferma ed aggiunge: "L'attività logistica è particolarmente importante anche nella fase di avviamento dell'impianto per gestire il rapporto con il trasportatore relativamente al primo conferimento di capacità ed alla gestione delle attività funzionali all'intervento di attivazione del punto di immissione".
L'incarico di gestire tale attività viene conferito dal produttore o dal cliente finale? E a chi spetta sostenerne il costo?
Per Temeroli l'incarico viene affidato dal produttore, per Mereu dal cliente finale. Per tutti la parola d’ordine è sinergia, alla cui base sta una negoziazione che soddisfi le reciproche esigenze. In merito Emmanuel Vercruysse, CEO di European Energy Pooling, sintetizza: "Qualsiasi costruzione è possibile, ma nella maggior parte dei casi entrambe le parti devono essere equilibrate".
Con l'acquisto di biometano il cliente finale sostituisce parte del proprio consumo di gas naturale ai fini della decarbonizzazione. Può essere allacciato alla rete nazionale o a quella locale: come la Logistica gestisce le due situazioni? Come si struttura il rapporto con l'attuale fornitore di gas naturale?
Tutti concordano nell'affermare che se il cliente finale è direttamente allacciato alla rete nazionale, è possibile la compresenza di più shipper, uno per il gas naturale, uno per il biometano. Se invece è allacciato alla rete locale, la questione è controversa. In merito Temeroli dichiara: "Nel primo caso dunque, il cliente finale potrebbe ipoteticamente mantenere il rapporto in essere con il suo attuale venditore per la quota parte di metano fossile, mentre nel secondo caso questo non sarebbe possibile". Nel caso della rete locale per Mereu l’unica soluzione è "la consegna del biometano direttamente al PSV dal produttore al fornitore del fossile del cliente finale".
Quali le difficoltà e le sfide del mercato italiano del biometano?
Colombo pone in evidenza i "lunghi tempi burocratici ed intoppi nella realizzazione degli impianti", Temeroli "i costi per lo sviluppo degli impianti", il "reperimento dei feedstock", ma anche l’incertezza normativa "sull'utilizzo delle GO ai fini ETS e sul processo di annullamento delle stesse". Andrebbero poi definiti i ruoli di "shipper e venditori nel processo di gestione del meccanismo previsto dal DL Agricoltura Art. 5 bis". Da parte sua Mereu evidenzia le “difficoltà di accesso alle infrastrutture di trasporto e distribuzione”. Temeroli sintetizza: "È un mercato corto e difficile” e Colombo conclude: "È un mercato di nicchia".
Quando il programma di incentivi sarà terminato e nel frattempo sarà costruito un adeguato sistema di regole europee che consentano la libera circolazione delle GO, la sua azienda sarà in grado di aiutare i clienti europei ad acquistare il biometano italiano o viceversa?
Colombo: "Come PPD siamo in attesa di un framework regolatorio più chiaro che possa permettere una uniformità di trattamento. Essendo presenti in vari mercati europei sarebbe per noi un vantaggio vedere regole uniformi applicate ovunque".
Temeroli: "SGR ha tutte le carte in regola per affrontare le sfide del mondo del biometano di oggi e di domani, anche dopo la scadenza dei periodi incentivati".
Mereu: "Openlogs è assolutamente disponibile ad aiutare un’eventuale gestione di trasporto internazionale del biometano tra l'Italia e l'estero".
Vercruysse: "EEP è già presente sui mercati europei, dove offre servizi di Logistica, Shipping, Bilanciamento, accesso al mercato".