"I Biomethane Purchase Agreement (BPA): questi sconosciuti"

25 mar 2025
Seconda puntata della nuova Rubrica: "L’ultimo tassello del Biometano: il mercato". A cura di Tomas Carini, esperto Biomethane Purchase Agreement (BPA).

In questo secondo articolo ci occupiamo dei Biomethane Purchase Agreement (BPA), definiti “sconosciuti” perché poco utilizzati vista la ridotta quantità di biometano finora prodotta e commercializzata. Derivano il loro nome dai più celebri Power Purchase Agreement (PPA) e sono contratti di lungo periodo stipulati tra un produttore che vende il biometano ed un acquirente, consumatore finale o grossista che sia.

Naturalmente, è determinante conoscere la destinazione d’uso delle Garanzie d’Origine (GO), se trasporto o altri usi. I principali riferimenti normativi sono i DM18 e DM22 sul biometano, il DM23 sulle GO, il DL Agricoltura art. 5-bis. Mancano il Decreto attuativo e gli esiti della quinta procedura competitiva. Con l'obiettivo di rappresentare un quadro sempre più chiaro per gli operatori del mercato, Watergas.it ha intervistato alcuni studi legali.

Perché i BPA sono così importanti? "Le ragioni sono essenzialmente tre”, dichiara Lorenzo Parola, Founding and Managing Partner presso Parola Associati Law Firm: "Consentire il finanziamento di nuovi impianti per la produzione di biometano, allocare nel modo più efficiente i rischi tra produttore e acquirente", consentire a quest'ultimo, se "hard-to-abate", "di godere dei benefici previsti dall’art. 5-bis del DL Agricoltura".

Quali sono le esigenze delle parti? Ancora Parola: il produttore ha l'esigenza di "assicurarsi un cash flow costante e certo per tutta la durata del contratto". La costanza e la certezza del flusso finanziario sono in ogni caso determinati dagli incentivi del GSE: la Tariffa Premio, come quella Omnicomprensiva, garantiscono infatti al produttore una remunerazione fissa, escludendo l'esposizione ai mercati del gas naturale e delle GO, a patto che contrattualmente l'acquirente accetti gli indici pubblicati dal GME. In sintesi: la struttura di prezzo dei BPA è e non può che essere variabile. In aggiunta, poiché la domanda supera l’offerta, solo la Tariffa Premio, che si concretizza attraverso i BPA, permette l’ottenimento di margini ulteriori rispetto alla Tariffa, frutto della competizione tra gli acquirenti più solidi.

A differenza dei produttori, questi ultimi sono esposti ai mercati del gas naturale e delle GO, a meno che siano in grado di offrire ai produttori un prezzo fisso più alto della Tariffa del GSE. Se il Decreto attuativo confermerà l’art. 5-bis del DL Agricoltura, gli industriali "hard-to-abate" potranno soddisfare tre esigenze. Innanzitutto, la decarbonizzazione, ma anche il risparmio: con la configurazione dell’autoconsumo, il prezzo delle GO sarà posto a zero e quindi l’acquisto di biometano potrà costituire un vero e proprio sconto rispetto all’acquisto delle quote per le emissioni della CO2. Andrea Semmola, Senior Associate Energy&Infrastructure presso Bird&Bird segnala come sia centrale un terzo aspetto, la garanzia degli approvvigionamenti: “È fondamentale per il cliente finale assicurarsi la continuità e l'affidabilità della fornitura del produttore”.

Quali sono le clausole essenziali dei BPA? Ancora Semmola: "In aggiunta a quelle tipiche dei contratti commerciali (durata, forza maggiore, cause di risoluzione e recesso), i BPA contengono clausole specifiche e di dettaglio disciplinanti la quantità, qualità, prezzo e modalità di pagamento del biometano, le garanzie d’origine". L'intervento di Piero Viganò, Partner – Head of Energy and Infrastructures presso Advant Nctm, pone in evidenza un aspetto essenziale, la Logistica, oggetto del prossimo articolo su Watergas.it: "Particolare attenzione dovrà essere posta alla gestione dell’attività del trasporto del biometano sulla rete, dal punto di cessione al punto di consegna, tenendo in particolare considerazione che il relativo servizio sarà reso da un soggetto terzo rispetto alle parti contrattuali e appositamente incaricato".

Qual è il momento giusto per stipulare un BPA? Suggerendo un approccio strategico, secondo Viganò il produttore dovrebbe cominciare a negoziare prima dell’avvio lavori: "La sottoscrizione del BPA consentirebbe al produttore di avviare le attività di realizzazione di un impianto di biometano all’interno di un contesto contrattuale ove le prospettive economiche e finanziarie del progetto risultano essere già chiare e predeterminate su un periodo di tempo medio-lungo". Al contrario, l'acquirente segue logiche di mercato: considerando che la domanda supera l'offerta, gli acquirenti vengono messi in gara e vorrebbero definire il contratto prima possibile. I produttori già oggi ricevono molte offerte.

Perché rivolgersi a uno studio legale? Semmola: "È fondamentale per garantire che il BPA rispetti tutte le normative vigenti" nella gestione e mitigazione di “eventuali rischi legali e finanziari". Gli fa eco Parola, secondo il quale è necessario "garantire non solo un’ottimale allocazione dei rischi (anche ai fini di un’eventuale bancabilità) ma anche una rispondenza alle migliori prassi di mercato e una piena conformità al quadro normativo". Viganò conclude: "I BPA sono contratti particolarmente complessi, principalmente a causa della varietà e frammentazione della normativa di riferimento".

L'incentivo è previsto per 15 anni: i BPA, ora forse un po' più "conosciuti", costituiscono la struttura giuridica essenziale per edificare un rapporto commerciale stabile, proficuo e duraturo tra le parti.

Leggi il primo articolo della Rubrica.