
La prima puntata della nuova Rubrica: "L’ultimo tassello del Biometano: il mercato". A cura di Tomas Carini, esperto Biomethane Purchase Agreement (BPA).
In questo primo articolo della nuova Rubrica sul biometano di Watergas.it, abbiamo intervistato alcuni produttori di Biometano gassoso, dai proprietari di singole unità produttive, fino a chi detiene un vero e proprio portafoglio.
Ai primi abbiamo chiesto: “Qual è la priorità oggi?”. Alcune risposte, anonime, risuonano unanimi: “Far partire gli impianti”. Nell’ammettere che il mercato “è piuttosto sconosciuto”, il ricordo dell’incentivo elettrico è sempre presente: “Il GSE è un soggetto solvibile e sicuro”. Viene poi evidenziato l’aspetto finanziario nel senso che “la Tariffa Omnicomprensiva (TO) garantisce la bancabilità del progetto”.
Altri hanno cominciato ad informarsi: “Fino a qualche tempo fa non era ben chiaro il meccanismo della Tariffa Premio (TP), cioè che proteggesse dall’andamento dei mercati. C’era l’idea che l’incentivo potesse scendere a causa dell’andamento dei prezzi”. E proseguono: “I prezzi GME+ cambiano le carte in tavola”.
In quest’ultima frase è contenuta la sintesi della TP: “Ci sono 2 tipologie di offerte. La prima è un margine aggiuntivo rispetto all’indice GME, un valore fisso oggi intorno ai 5 €/MWh, che per un impianto da 250 Smc/h significa circa 100.000 €/a. Oppure una percentuale riferita all’andamento dei prezzi della CO2, magari da definire meglio con un tetto minimo e un tetto massimo”.
Chi sono i potenziali clienti?: “Gruppi industriali e fornitori di Gas naturale offrono ottime garanzie di solvibilità”. Considerando che, se il Decreto attuativo confermerà il DL Agricoltura, per gli industriali ETS il prezzo delle GO è posto uguale a 0, concludono: “Queste offerte non sono chiarissime per noi. Ci sono tutta una serie di aspetti da negoziare e può darsi che cercheremo dei professionisti che ci aiutino”.
Vediamo ora il punto di vista dei possessori di più impianti sia sopra che sotto i 250 Smc/h.
Luca Mutti è il Direttore operativo di Ayrion S.p.A., un’azienda che finora si è prevalentemente concentrata sulla conduzione degli impianti. Per Mutti regole chiare sono il punto di partenza del mercato: “Sicuramente la definizione complessiva del quadro normativo ed applicativo consentirà di chiarire gli aspetti operativi e le coerenti modalità commerciali da perseguire.” D’altro canto il tema commerciale “non è mai stato oggetto di particolare valutazione” e allo stesso tempo ammette: “Non abbiamo particolari conoscenze e competenze ed abbiamo necessità di acquisirle rapidamente”. L’obiettivo è “un maggior valore aggiunto che potrebbe promuovere un possibile interesse alla rinuncia della TO”.
Stefano Boscolo è l’Amministratore Delegato di Metania Service S.r.l. (gruppo Tages Capital SGR). Gli obiettivi: “Ottimizzare la circolarità e generare valore attraverso la produzione di biometano”. E aggiunge: “Riteniamo che la TP rappresenti la migliore opportunità per raggiungere entrambi. Essa ci consente di stabilire una connessione diretta tra i produttori e gli utilizzatori industriali, offrendo così ai primi la possibilità di conseguire i propri obiettivi di profitto e ai secondi quelli di decarbonizzazione”.
Watergas.it ha poi intervistato 3 realtà che si sono focalizzate esclusivamente sull’acquisizione di impianti con capacità superiore a 250 Smc/h.
Per i primi 5 progetti il portafoglio di Pika Energy S.r.l. prevede una capacità totale di circa 2.500 Smc/h. Simona Befani, Co-fondatrice e Amministratrice Delegata, afferma che l’“evoluzione della regolamentazione” è oggetto di forte attenzione. Riconosce poi che la tecnologia è ormai consolidata, mentre il focus è rivolto alla “sottoscrizione di contratti EPC con un quadro di garanzie chiare soprattutto in relazione alle tempistiche di realizzazione degli impianti”. Ed ammette: “Il principale rischio rimane legato all'approvvigionamento del feedstock in un periodo di medio-lungo termine a prezzi prestabiliti”. Vi sono poi le opportunità legate ai finanziamenti bancari: “Abbiamo riscontrato una maggiore apertura da parte di soggetti bancari a finanziare operazioni di biometano in assenza di garanzie corporate e con strutture project financing”. Senza dimenticare il sistema incentivante, che è un “aspetto chiave per attrarre capitali stranieri”.
In merito si pronuncia anche Roberto Salmaso, Amministratore Delegato di GreenRun S.r.l., nonchè Presidente di CH1 S.r.l., gruppo Azimut, con una capacità produttiva pari a 1.500 Smc/h. Salmaso evidenzia alcune criticità: “Incertezza normativa, costi di accesso alla rete e possibili difficoltà nella gestione degli aspetti burocratici legati agli incentivi”. Le opportunità, invece sono legate alla vendita, cioè “la possibilità di beneficiare di prezzi di mercato favorevoli. Inoltre, la crescita della domanda di biometano da parte di settori hard-to-abate potrebbe portare (e già lo si vede) a contratti di fornitura a condizioni decisamente migliorative che, in assenza di contributi in conto capitale, possono fare la differenza”. In ogni caso “il principale driver sarà l’ottimizzazione del valore”. Con un approccio strategico flessibile verrà costantemente monitorato il mercato “per cogliere tempestivamente le opportunità migliori”, sottoscrivendo “BPA di lungo termine”.
Marco Ferlenghi, Vice President Business Development di Andion CH4 Renewables, presenta il progetto: “Andion intende sviluppare un portafoglio di circa 3.500 Smc/h di biometano gassoso e biometano liquefatto”. La strategia si concentra su una combinazione di efficienza economica, scalabilità operativa e posizionamento di mercato: “Gli impianti di maggiore dimensione beneficiano di migliori economie di scala, costi operativi, oneri amministrativi e regolatori ottimizzati per unità di produzione e una maggiore competitività nel mercato del biometano”. Questa decisione conduce inevitabilmente alla TP per “massimizzare i ricavi e sfruttare le dinamiche favorevoli del mercato”. Ferlenghi conclude: “Per affrontare questa sfida Andion sta strutturando un team di esperti e consulenti specializzati, con l’obiettivo di cogliere le migliori opportunità”.