Consiste in due tranche, ciascuna di 2 miliardi di euro, con una scadenza iniziale rispettivamente di tre e cinque anni.
Sottoscritta da Snam una nuova linea di credito Sustainaibility-linked, per un importo complessivo di 4 miliardi di euro, che include un'opzione di incremento fino a 1,1 miliardi di euro. Si tratta, fa sapere la società in una nota, della più significativa linea di credito revolving nel settore utilities nell’anno che include un KPI legato alla riduzione delle emissioni Scope 3.
Nel dettaglio, continua la nota, è strutturata come una revolving credit facility e consiste in due tranche, ciascuna di 2 miliardi di euro, con una scadenza iniziale rispettivamente di tre e cinque anni. I Key Performance Indicators, si legge, includono le emissioni GHG Scope 1&2, le emissioni GHG Scope 3 e le donne in ruoli dirigenziali e di middle-management.
"Facendo seguito alla nostra recente emissione del dual-tranche Sustainability-Linked bond per un totale di circa 1,5 miliardi di Euro equivalenti, incluso il nostro debutto sul mercato UK, questa nuova linea di credito Sustainability-Linked segna un altro passo importante nella roadmap di Snam per conseguire la Carbon Neutrality entro il 2040 e il Net Zero entro il 2050, con la finanza sostenibile che svolge un ruolo fondamentale", ha affermato Luca Passa, Chief Financial Officer di Snam.
La transazione, aggiunge Snam, consolida la flessibilità finanziaria della società, snellisce la struttura finanziaria dell'azienda e rafforza l'impegno del Gruppo a garantire l’85% del funding totale da finanza sostenibile entro il 2027.
La linea di credito è concessa da 24 istituzioni finanziarie, tra le quali Mediobanca (che agisce come global coordinator, documentation e facility agent), Intesa e UniCredit (global coordinators) e Bank of America e MUFG (sustainability coordinators). Il finanziamento vede anche la partecipazione di BNP Paribas, CaixaBank e Société Générale, Banco BPM, ING Bank, Mizuho Bank, Natixis, Standard Chartered e SMBC Bank, Barclays Bank, BBVA, Citi, Credit Agricole CIB, Deutsche Bank, Goldman Sachs, HSBC, Industrial and Commercial Bank of China, J.P. Morgan e Morgan Stanley.